Catastrofe Italia ma, the show must go on
La Borsa Italiana va sempre giù, lo spread va sempre più su. La Francia si riprende l’Ambasciatore ma intanto ci rimanda tutti i migranti della Sea Watch; la produzione industriale crolla del 5,5% e il premier Conte dice “Nel 2019 ripresa incredibile, sarà un anno bellissimo” ; l’instabilità politica blocca ogni attività ma il Reddito di Cittadinanza, rivisto e corretto, forse arriva; la Tav pochi mesi fa era bellicosamente indispensabile ora è un ‘opera rovinosa nel bilancio costi/benefici; sempre per la TAV, il vice premier Di Maio sostiene che siamo ancora al km 0 ma fa una figura barbina perchè 26 km di gallerie sono già stati lavorati (ma a lui evidentemente non l’hanno detto!); i saldi invernali hanno fatto – 20%, ma le istituzioni ci dicono che, mai come ora il made in Italy va forte; a Genova parte la “demolizione” di quel che resta del Ponte Morandi . Il premier Conte presente all’inizio dei lavori declama “La demolizione del ponte è un momento importante. È il riscatto di Genova, della Liguria e dell’Italia”, gli offre un assist il ministro Toninelli con: “La ricostruzione di questo ponte sarà l’immagine di rilancio del Paese”. Ricordiamo che il ponte crollò il 14 agosto, le vittime furono 43 e centinaia gli sfollati; l’Alitalia era stata felicemente, quasi accasata con Air France ma, è voce comune che forse il matrimonio non si farà….
Ora siamo a febbraio, i giorni della merla sono passati. La primavera si annuncia per la Penisola profumata di mimose e mandorli in fiore ma trafitta da tutte queste e altre frecce avvelenate.
A noi viene da cantare (in coro), rivolti ai grandi papaveri “…ed ora t’accusiamo in faccia all’avvenir…”*
* da “Addio Lugano bella” (ma senza alcun riferimento o aggancio politico ndr)