Madonna Trevignano, troppo lento l’intervento della Chiesa

Dopo 7 anni di deliri pseudo mistici la Chiesa finalmente si pronuncia contro Gisella Cardia e i suoi incredibili contatti con la madonna di Trevignano. Ci sorprende e inquieta questo troppo lungo silenzio ecclesiale proprio ora che la nostra religione dovrebbe farsi davvero forte

7 anni: lunghi e penosi come le 7 piaghe d’Egitto. 7 anni di lacrime tra il marroncino e il rosso, di stimmate saltuarie e incredibili, di gnocchi moltiplicati all’infinito, di volontà mariane dettate e trascritte, di donazioni mai rintracciabili, di raduni oceanici di credenti creduloni e di girotondi di sacerdoti che si prestano a celebrare messa proprio lì, dove la madonna non è mai apparsa e non ha mai compiuto miracoli.

E giusto alla fine di tutto questo la Chiesa si pronuncia e bolla come non soprannaturali le presunte apparizioni e già che c’è scomunica anche la Maria Giuseppa Scarpulla in arte Gisella Cardia.

7 anni di tira e molla tra diocesi e dichiarazioni paradossali quando, fin da subito, il luccicare delle acque del lago di Bracciano rimandava ben chiaro il messaggio fraudolento dell’operazione.

Troppo e lungo questo tempo che la Chiesa s’è presa per scrivere la parola fine a questo garbuglio inqualificabile.

La Giuseppa Scarpulla siciliana d’origine, quando arriva a Trevignano ha già una condanna a due anni di reclusione per bancarotta fraudolenta ricevuta nel 2013. Più che un trasferimento sembra, ai più, quasi una fuga dal suolo natio e qui nel paese laziale inizia la sua nuova vita di “visionaria”, venditrice di statue della Madonna e di altri gadget mariani; il tutto nella più completa libertà di azione e nel più clamoroso silenzio della Chiesa.

E questo silenzio così prolungato ci sorprende e ci inquieta non poco come se l’istituzione cattolica non si rendesse conto che per non perdere sempre più fedeli e tornare ad essere punto di riferimento per anime e corpi questi scivoloni non se li può e non se li deve permettere.

Il diverso avanza ad andatura sicura e mentre noi togliamo le croci e i presepi dalle nostre scuole il diavolo compare ad Altavilla Milicia e arriva persino nelle prediche del parroco del paese, l’indifferenza religiosa è compagna dei nostri ragazzi, le chiese si svuotano e anche i seminari.

Il nostro credo ha bisogno di certezze e di nuova forza e mai deve concedere a santi, santoni, veggenti ecc di farsi religione seppure per breve tempo.

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