Piazza Augusto Imperatore, l’abbandono e l’incuria

Il sindaco Roberto Gualtieri annuncia festoso la fine dei lavori in p.zza Augusto Imperatore. Vogliamo credergli ma dopo una ricognizione sul posto e visto lo stato del cantiere temiamo serva una bacchetta magica

Con l’enfasi e l’entusiasmo che sono la sua marca distintiva il nostro sindaco Roberto Gualtieri ha, oggi, preannunciato la fine entro il 2024 dei lavori per la riqualificazione di P.zza Augusto Imperatore.

Cartelli ormai sbiaditi indicano il 22 aprile 2020 come inizio dei lavori ma, sorridiamo, perchè chi passa da lì sa benissimo che il cantiere era, più o meno, attivo da ben prima.

Qualche burlone ha aggiunto alla data di fine lavori, per altro in bianco, un MAI di chiaro sfottò e rassegnazione

Per ora, e lo vedrete dalle foto della gallery il cantiere, è un’area abbandonata dove i rifiuti e le erbacce hanno strada facile fra attrezzi di lavoro e macchinari in parte arrugginiti e, molto probabilmente, inservibili. Le reti di protezione sono ampiamente strappate, tanto da permettere il lancio di monnezze varie. Qualche homless, vista la tranquillità del sito e la totale assenza di operai, ci ha costruito il suo rifugio. I gatti senza padrone, fieramente alimentati da finti animalisti, hanno eletto il cantiere come luogo ideale per una vita in santa pace. Fra loro si è avventurato un orbettino che, però, ha fatto una gran brutta fine. La cultura popolare ha sempre creduto che l’orbettino fosse un serpente velenoso, tanto da dedicargli un proverbio che dice: “Se la vipera ci sentisse, se l’orbettino ci vedesse, poca gente al mondo ci sarebbe” ma, siccome serpente non è può girare liberamente dove la natura più gli si addice, in questo caso: in centro Città .

I mormorii di scontento che si intrasentono da alcuni addetti dell’hotel Bulgari sono molto espliciti: “per noi questo cantiere a cielo aperto è un grosso problema perchè gli ospiti si lamentano dello spettacolo indecoroso dato che si aspettavano una vista (soprattutto dalla terrazza) della Roma storica, attentamente restaurata e conservata”. E invece no.

Per ovviare ai traumi turistici per chi alloggia in questo 5 stelle pare che la fondazione Bulgari intervenga direttamente per finanziare (700mila euro) l’apertura del museo del Mausoleo di Augusto.

Per il bene nostro, dei turisti e della Capitale speriamo che altri degni mecenati diano una mano al sempre troppo rilassato Campidoglio.

 

foto: Anna Ricca

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