Ormai arcistufi ed esasperati dai monopattini elettrici, oltre a rischiare la pelle e ad imprecare, ci chiediamo se non esista una normativa capace di limitare la loro apparente e totale impunità.
Siamo tutti in fervida attesa che per questi mezzi esca una legge specifica e nazionale che dovrebbe essere varata dal Parlamento ai primi del prossimo anno.
Per ora esistono indicazioni/norme ministeriali e della Polizia Stradale abbastanza chiare e relativamente complete.
Ma, nell’Italia dei campanili, ad oggi, ogni regione, comune, città fà come gli pare. Cioè quasi nulla.
Ultimamente, poi, è scoppiata una strafottenza insopportabile che colpisce i citrulli di turno che appena salgono sulla “pedana” vedono pressoché azzerate le facoltà cognitive.
Non passa giorno senza che si verifichi un incidente, più o meno grave, che vede coinvolti questi congegni elettrici.
Il boom di questi oggetti non ha affatto alleggerito, come ipotizzato, il traffico cittadino, anzi l’ha complicato ancora di più così come ha reso pericolosa e angosciante la pedonalizzazione.
E così, quotidianamente, ne parliamo e ne scriviamo ma nessun addetto alla sicurezza stradale se ne prende cura, o peggio, “vede” gli irregolari motorizzati.
Ci pare giusto che, finalmente, sulle nostre strade vengano affissi dei cartelli dove, a chiare lettere cubitali, siano indicate le norme di sicurezza per condurre i “veicoli”.
1) Il monopattino elettrico (segway, hoverboard, monowheel) può essere guidato dai 18 anni in su; 2) è obbligatorio l’uso del casco (anche se abbiamo un politico illuminato che lo considera disincentivante all’acquisto); 3) può viaggiare sulle sedi stradali ma NON sui marciapiedi, riservati ai soli pedoni; 4) è rigorosamente monoposto; 5) deve essere dotato di un limitatore di velocità 25-30km/h (e qui si sta discutendo); 6) deve avere delle belle lucine per uso serale; 7) NON può essere usato contemporaneamente al telefonino; 8) NON deve effettuare acrobazie e manovre azzardate (vietato lo slalom abituale); 9) NON può essere abbandonato dove capita.
Tutte queste ed altre norme se non rispettate dovrebbero far scattare multe di importo non indifferente (centinaia di Euro) oltre che il fermo del veicolo, cosa che praticamente non si è mai vista.
Ma noi, pedoni vessati, vorremmo aggiungere un altro punto, il 10) essere dotati di targa per una più facile identificazione e punibilità.