Non c’è niente da fare: le cose a Roma vanno male e non si vedono segnali di cambio di direzione.
Il centro si sta desertificando perchè vivere qui non è più l’ideale sogno di tutti ma l’incubo di molti e la fuga dei residenti lascia spazio alla crescita incontrollata dei b&b di cui molti, è bene ricordarlo, abusivi. Questo cambio di frequentazioni ha poi un risvolto pesante sul commercio di qualità e sicuramente sulla gestione dei rifiuti che aumenta di giorno in giorno senza che nessuno ne prenda atto.
La Capitale di anno in anno, sempre peggio gestita sprofonda in una qualità della vita quasi intollerabile.
Ce n’è per tutti i gusti: dalla questione mai risolta dei dehors, all’assalto delle varie tifoserie in pieno centro, dagli scontri violentissimi fra baby gang, all’imbrattamento di siti di grande pregio come il Galoppatoio di Villa Borghese. E pare che non ci sia fine all’elenco delle ferite che segnano profondamente la Città.
Le botteghe soffrono e chiudono a migliaia e la contrazione delle vendite è sotto gli occhi di tutti, tanto che diversi negozi di abbigliamento, pur di star in piedi e vendere hanno iniziato le vendite a rate. Pare assurdo ma è il chiaro segno di una ripresa che non c’è e che nemmeno si intravede.
Chi mai si sarebbe immaginato di vedere l’alba del giorno in cui ci si piega a comperare un cappotto (non di haute couture!) pagandolo a trance concordate col venditore?!
Le nostre priorità sono cambiate sotto gli occhi tanto velocemente da non accorgersi e dopo il covid sembra di aprire gli occhi su un mondo dove modi e modalità ci colgono impreparati.
Abbandonando il centro molti ex residenti comprano in zone che assurgono, loro malgrado, a cuore di nuove zone modaiole e con una vivibilità migliore.
Roma non può e non deve finire così in basso, preda solamente di frotte di turisti mordi e fuggi e di malamovida irrefrenabile.
Pare che qui tutto sia concesso e in fondo lo è perchè chi deve sorvegliare non lo fa e chi deve punire non punisce. Senza contare che chi deve gestire non gestisce in alcun modo.
E qui è il nocciolo della questione: Roma è la patria dei nuovi struzzi politico/gestionali che non hanno nè la forza nè la voglia di mettere mano al malandare per riportare la Città e le nostre vite ad un livello degno di una capitale.
Mai così in basso pensavamo di arrivare