Nuovo Sindaco vecchia politica

La campagna per l'elezione del primo cittadino di Roma . E' tragicamente frammentaria e assolutamente sbilanciata fra Centro storico e periferie

I 3 nuovi concorrenti in gara per il posto da sindaco di Roma hanno così tante cose in comune da sembrare gemellini replicanti.

Tutti, tranne la Raggi ancora in carica e in lizza, sono stati tirati a sorte e sul filo del rasoio dalle varie partigianerie.

Raccogliticci e senza folgorazioni particolari hanno scelto, quasi di comune accordo, la medesima “linea” d’attacco. Dove va uno va l’altro, quello che va uno fanno tutti gli altri.

Tutti si sono buttati nell’immenso e frammentato bacino d’utenza delle periferie, non fosse altro per i grandi numeri che rappresentano.

Ai gemelli politici importano soprattutto i voti perché la scalata al Campidoglio é impegnativa e i gradini son tanti, ibridi e rendono disarmonica e scivolosa la distanza fra il piano e la gran poltrona.

Quindi i 3 si danno da fare per spartirsi quel popolo di non vacanzieri che forse è anche il popolo dei meno abbienti.

In fila per 1 si danno il turno e girano fra le infinite praterie di casermoni sempre in odore di TMB.

E il centro? A Roma pare non esistere e comunque, è evidente, che non interessa a nessuno dei concorrenti, Raggi compresa.

Certo il Tridente e zone limitrofe non ha grandissimi numeri di possibili elettori ma, sempre i gemelli dimenticano che questo é il vero salvadanaio della capitale. Che le famose piazze e le leggendarie strade sono il richiamo per i turisti. D’accordo questi ultimi non hanno diritto di voto ma hanno la forza delle carte di credito che riescono a tenere in piedi un downtown quanto mai traballante.

E non va dimenticata la ragnatela di vie e viuzze vecchie come la lupa dove gli artigiani si alternano ai negozi, alle taverne e alle, ormai bramate, abitazioni.

Ma cosa ce ne facciamo di politici  che scalano  “casermoni” e bancarelle di mercati pur di fare gol.  E se gol ci sarà sarà uno dei tanti autogol che negli ultimi anni sfregiano la Capitale.

Perché gli abitanti di Rocca Cencia (esempio) credono davvero che dopo aver votato uno dei quattro, Raggi compresa, qualcuno poi li ringrazierà e si ricorderà di loro, del degrado che vivono e dello schifo che respirano?

Se proprio dovete battere le zone lontane dal centro, abbiate almeno il buon gusto di andarci coi mezzi pubblici (magari provate il brivido del bus chiamato desiderio..) e non fatevi vedere in giro con la macchina blu o nera.

 

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