I cinghiali romani entro breve diventeranno più celebri della Lupa capitolina.
Anzi, le compagnie di viaggio organizzeranno tour per assistere in diretta alle scorribande di questi animali. I più arditi potranno anche proporre corse di cinghiali, sulla scia della famosissima corsa di tori a Pamplona. E così è servita una nuova eccitante attrattiva per la Capitale.
Da anni, ormai, Roma è invasa dai cinghiali che, senza paura (perché protetti), si avventano anche sul centro Città. L’ultimo caso riguarda l’attacco ad una signora a Formello che fuori dal super ha preferito abbandonare le sporte e darsi alla fuga. Ma la Raggi nega ogni responsabilità e pilatescamente afferma “precisiamo che Formello è un comune amministrato non da me ma da un sindaco della Lega…” ed ecco che lo scaricabarile politico è servito.
Il sindaco dimentica i casi recenti di scorribande cinghialesche in Via dei Giornalisti, alla Balduina, a Valle Aurelia ecc luoghi innegabilmente capitolini.
Ma ormai si sa la Raggi ha una particolare simpatia per i grossi animali. Sua fu l’idea (mai realizzata) di “importare” pecore, capre e mucche come tagliaerba per gli abbandonati parchi cittadini.
Il Guardian riprende gli episodi e il mondo ride.
Noi ci vergogniamo e con tutta la rabbia possibile pensiamo a come ci hanno ridotto le varie amministrazioni e gli infiniti scaricabarile, anzi scarica cassonetti…