Roma, divorata dai b&b

Roma rischia di perdere il suo meraviglioso centro storico sopraffatto dall'incalzare incontrollato dei b&b, spesso irregolari, che portano turismo mordi e fuggi, disordine e monnezza. Il Comune non guadagna e i residenti se ne vanno

Questa Pasqua appena trascorsa con il maxi pienone di turisti dovrebbe servire come definitivo spartiacque per iniziare la regolamentazione di una Roma ormai completamente sbandata e snaturata.

Si fa un gran parlare del sozzume che rincalza alla grande quello quotidiano e tradizionale della Città e che fa regolarmente seguito alle strabordanti invasioni turistiche, lo scandalo dell’invasione dei b&b regolari, ma soprattutto di quelli irregolari è materia di articoli infuocati che giornalmente compaiono sui media, il tutto senza dare risultati.

Il Campidoglio è evidente che se ne frega e che non fa nulla per arginare l’alta tensione abitativa che sta spopolando il nostro centro storico e drammatizza la situazione dei rifiuti.

Basterebbe guardare all’estero e ai provvedimenti presi perchè la nostra ed altre città turistiche non si trasformino in Disneyland transitori.

I gestori della Capitale si giustificano nel modo più semplicistico possibile: il turismo fa girare l’economia quindi va salvato e incrementato in ogni modo, poco importa se ne va di mezzo l’anima, la vita e la realtà residenziale.

La situazione dei b&b irregolari e NON dichiarati è ormai letale e ben supportata e spinta allo spasimo da piattaforme tentacolari e prive di ordinamenti legislativi.

Ora si propone di non accettare più di 2 location a tempi brevi per palazzo ma, la proposta è tanto utopica quanto ironica se non esistono gli adeguati controlli. E a Roma, forse, non esisteranno mai.

Un esempio per tutti: nel nostro palazzo, in pieno centro su 8 appartamenti abitati continuativamente ben 5 sono b&b irregolari! Che poi vuol dire: persone sconosciute e mai dichiarate che vanno e vengono, chiavi del portone comune che fanno il giro del mondo, bagagli trascinati su per scalini storici, sbrecciature ovunque e cumuli di immondizia abbandonati nell’androne. Il dramma è che anche l’amministratore, più volte sollecitato, fa orecchie da mercante. All’esterno nessuna targa.

Che poi questi turisti mordi e fuggi di soldi ne portano pochi alla Città: no tassa di soggiorno, acquisti low profile, pranzo al bar e spesa dai minimarket. Allora Sindaco Gualtieri cos’ha da dire a discolpa sua e della sua giunta?

L’iperturismo selvaggio sta distruggendo tutta l’Italia e il nostro remare contro non serve a niente se non si muovono le istituzioni. Si potrebbe invocare la delazione sistematica da parte dei residenti, ma chi si prenderebbe la briga di intervenire seriamente?

Gli affitti turistici irregolari costituiscono, sicuramente, una bella fetta di evasione e gettito fiscale che se recuperata permetterebbe di sanare molte voragini.

Filippo Celata professore alla Sapienza ha calcolato che un alloggio su tre, nelle zone turistiche, è sulla piattaforma e questo porta a tutte le conseguenze che ogni giorno lamentiamo.

 

 

 

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