Noi, al Bureau International des Expositions siamo stati giudicati come il fanalino di coda dei contendenti per Expo 2030.
Una figuraccia non solo per la città di Roma ma per i Romani tutti che si vedono sempre relegati agli ultimi posti delle varie classifiche. Anche per colpa loro si ma, e soprattutto per colpa dei dirigenti che da anni si ritrovano. Dirigenti e politici che basano le loro certezze di forza e superiorità esclusivamente sul grande afflusso turistico e sulla grandezza che un lontano passato ci ha lasciato in eredità.
A giustificazione del flop ci si appella, oggi, a oscure trame, petrodollari, boicottaggi vari e divisioni UE. Ma al di là degli arzigogoli dell’ex ambasciatore, ora in pensione, Giampiero Massolo è necessario che il Sindaco Gualtieri e la sua giunta guardino prima di tutto al reale stato della Capitale. Tante cose, dice il Sindaco, si faranno ma, al momento i cittadini non vedono un bel nulla di effettivamente realizzato.
Crediamo davvero che i turisti non si siano mai accorti dei disservizi, dei rifiuti, degli scontrini gonfiati, dei salta fila, degli orrendi centurioni, degli acchiappini nei ristoranti/pizzerie del centro, dei taxi inesistenti, del verde mal curato e dei parchi storici abbandonati? Questa è l’istantanea di Roma e questa, oltre all’immagine dei monumenti, è quella che hanno fatto girare per il mondo. Con queste basi dove si pensava di arrivare? E il tempo prima dell’apertura di Expo 2030 era comunque troppo breve per sanare il sanabile e costruire il futuro necessario.
Intanto tra progetti, missioni, spese di rappresentanza e orpelli vari Roma ci ha rimesso, oltre la faccia anche 30 milioni circa che, purtroppo, mancheranno all’appello, quando la Città avanzerà urgenti interventi.
Con la mancata vittoria alla corsa di Expo la Capitale ha perso circa 51 miliardi di presunti introiti ma, rendiamoci anche conto che abbiamo venduto sogni e la romanità, per quello che è ora, manca totalmente di credibilità.
Il titolo del progetto di presentazione per Expo 2030 è stato: “Persone e territori: rigenerazione urbana, inclusione e innovazione”. Bello bellissimo, totale e completo ma a noi, cittadini della Roma odierna quello che interessa e la rigenerazione urbana e anche un pò di innovazione che per ora latitano