Muscolari sono definiti i suoi pensieri. Muscolari i suoi proclami. Muscolari i suoi tweet, muscolari anche i selfie e i frequenti cambi di giacchetta, muscolari le sue “adunate”. Parliamo, ovviamente, di Salvini, che, con la sua ipotetica politica da “bar”, urlata, ripetuta e sempre uguale, colpisce i muscoli della pancia dell’Italietta tanto desiderosa di sentirsi forte. Ma qui nasce il dubbio: muscoloso o muscolare? Bè ma di cosa parliamo? Se parliamo dei bicipiti del Matteo di turno caschiamo male. Con tutti gli impegni e i voli pindarici (e non) che affronta, la palestra dev’essere l’ultimo dei suoi pensieri. Quindi messa da parte la tartaruga salviniana dobbiamo ripiegare sul muscolare. Subito pensiamo a Federer che abbandona gli Internazionali di Roma per un problema al muscolo della gamba.
Ahi ahi ahi che confusione e cattivo uso dei termini, soprattutto se l’obbiettivo è il vice premier. I muscoli del nostro corpo sono circa 800. Escludiamo pure il cuore, che in questa occasione c’entra come un mitra a merenda. Mentre il “muscolo cervello” dovrebbe avere anche per l’attuale Matteo il compito di immagazzinare le memorie “storiche” e, soprattutto, permettere di ragionare, di programmare le azioni anche a lunga scadenza con lucidità, senza “grida” fatali per la nazione, informando, inoltre, la sua coscienza della posizione di politico, e non di banditore, che occupa.