A volte passa uno, a volte passa l’altro, più spesso non passa nessuno*. Così nello sciopero “annunciato” dei mezzi pubblici la giornata è diventata un incubo. Anche la pioggia era stata prevista ma, non nel momento esatto in cui stai uscendo di casa con valigia e borse. L’ombrello, comperato al volo è talmente piccolo e malandato fin da subito che tanto valeva lasciarlo al venditore. Per cui, dopo 3′ all’aria aperta tu e i tuoi bagagli siete penosamente fradici. I varchi della ZTL per oggi sono liberi, per cui il via vai di auto e camioncini è continuo. Il centro è completamente bloccato. I turisti e i romani in fase di spostamento si tirano dietro trolley grandi e piccoli e il rumore dei loro ruotini ti fa immaginare lo sferragliare di un qualunque tram o similare.
Qualunque radiotaxi contattato, oltre all’attesa lunghissima, alla fine ti dice che NON ci sono auto disponibili. I minuti corrono veloci (beati loro), Termini ti pare lontanissima e la partenza del treno per Milano troppo troppo vicina. Intanto continua a NON passare nessun mezzo.
In coda in p.zza del Popolo non è che le cose vadano tanto meglio. Continua a piovere sulla fila che aspetta in silenzio un’auto bianca e libera. Escono gli studenti dalle scuole e con le malefiche macchinette pare facciano apposta a centrare le pozzanghere, docciandoci a più non posso, così, tanto per divertirsi, dopo la fatica delle ore passate sui banchi! Il tempo passa, e maledici il momento in cui hai fatto un biglietto scontato MA NON MODIFICABILE.
Poi la disperazione e quel salvifico pizzico di italica arte di arrangiarsi da sé ti spingono nel più vicino albergo e al concierge supplichi di chiamarti un taxi. Gli hotel sono dotati di app preferenziali e si rivelano quasi sempre la soluzione migliore in questi momenti bui. E in effetti l’auto, in tempi accettabili, si palesa. Il concierge generosamente “mancificato” ti carica pure i bagagli, ti apre e chiude lo sportello. Il tuo attimo di “grandeur” è arrivato! Presto presto a Termini, per favore.
In p.zza del Popolo la fila è sempre più lunga e più bagnata. Tu ti senti un vero signore!. Il Muro Torto riserva un traffico più lento e congestionato del solito. Accidenti! Ma, alla fine arrivi a Termini. E chissà perchéti appare come la stazione più bella e ben curata della terra.
Nemmeno un taxi per caricare gli sventurati che in un lungo serpentone aspettano di raggiungere l’ambita meta. Intanto continua a piovere ma a te non importa più.
Però, com’è sempre più difficile e faticoso vivere a Roma….






*liberamente tratto da “Tutta colpa del Paradiso” di Francesco Nuti