Non sono ancora finite completamente le vacanze e il ritmo della vita quotidiana non ha ripreso il suo solito corso che, già all’orizzonte, si profilano tinte fosche e momenti di puro timore.
Lo dice il ministro della salute Speranza che fa balenare nuove possibili chiusure a fronte di vaccinazioni numericamente insoddisfacenti.
Parliamo di lock down belli e buoni e di aule sigillate.
Ad oggi troppi sono i ragazzi che, anche sostenuti dai genitori, rifiutano il vaccino rischiando la propria salute e quella della collettività.
A Roma, poi, si sta toccando con mano il grave problema delle aule-pollaio ovvero quelle classi troppo affollate dove il distanziamento non può essere assolutamente rispettato.
Non si dovrebbero contare più di 23 alunni per classe ma pare un’utopia o un perfido gioco di mala-magia, che ha fatto aumentare il numero degli studenti in modo incontenibile e impressionante.
Se le cose dovessero proseguire così come appaiono ora mancherebbero all’appello ben 3.000 aule (erano 400 l’anno scorso!). Cosa che ci riporta alla possibilità della nefasta Dad e comunque a cluster pieni di Covid.
Di fronte a questa nuova incoscienza ci chiediamo se gli Italiani di cui parliamo oggi siano gli stessi che ligi e precisi furono additati da mezzo mondo come esempio di coscienza civile.
L’impressione è che il soffio sulfureo della politica e dei politicanti a caccia di voti stia premendo sull’acceleratore della negligenza e dell’irresponsabilità. Ma il politico, di qualunque colorazione sia, non dovrebbe operare per il bene del Paese e per la semplificazione di iter già, di per se stessi limpidi e logici?
Che senso ha scegliere di opporsi, per pura distorta politica, al green pass (per grandi e ragazzi) che non è altro che l’attestato dell’avvenuta vaccinazione?
E’ quasi come negare l’impegno a possedere i documenti personali o la patente (per chi guida).
E’ doveroso domandarsi se chi fa politica con queste armi e con questi escamotage sia cosciente del danno che procura a tutta la comunità.
Un danno grave e grossolano che non aiuta certo gli Italiani a crescere culturalmente e socialmente.
Di fronte a questo momento impegnativo quasi come una guerra vorremmo un fronte comune e forte di tutte le istituzioni e forze politiche, anche se appartenenti ad opposte fazioni. Divisi da ideologie che ormai, quasi nessuno conosce e applica più, ma uniti e compatti per il bene e la crescita nazionale. Perchè salvaguardare la propria salute diventa un obbligo che aiuta a salvaguardare la salute e la libertà di tutti.
Le poche parole del Presidente Mattarella sono chiarificatrici e inderogabili “«Chi pretende di non vaccinarsi, …….in realtà costringe tutti gli altri a limitare la libertà, rinunciare a una prospettiva di normalità di vita». E ribadisce quanto vaccinarsi contro il Covid-19 sia un «dovere civico e morale».
Pieghino la testa i vari politicanti