Topless: l’intricata storia del seno nudo

Topless con millenni di storia e senza regole precise. E' andato forte anni fa ma adesso é quasi dimenticato. Dall'antichità ad oggi la corsa è stata lunga e chissà come ci spiaggeremo in futuro?

Ha un giorno celebrativo ma non ha una vera e propria data di nascita.

Il TOPLESS, così come lo intendiamo oggi, compie, fra poco 50 anni. Esattamente il 29 si “festeggia” il Go Topless Day giorno indicato per far sfoggio del proprio seno nudo.

Ma la storia del topless è tanto lunga quanto intricata visto che dopo il boom dovuto alla novità e allo sprezzo delle possibili reprimende il suo uso è molto calato e pare diventato una moda logora e anche decisamente lontana dal bon ton.

Nella civiltà occidentale mostrare il seno nudo è ancora considerato tabù e anche se si ragiona in termini di sole e di spiaggia si pensa che possa sollevare mille pensieri e fastidi.

Eppure non esiste una legge precisa che paragona l’uso del topless ad una violazione della morale pubblica. Questo crea non pochi dissapori fra forze dell’ordine, benpensanti e ribelli semi-nudisti.

Quando si parla di reggiseno (si/no) si parla davvero di una questione di pochi centimetri di tessuto. Eppure e lo diciamo a gran voce, sulle sabbie passano dei tanga che non lasciano nulla all’immaginazione e sicuramente i “ciapet” suscitano montagne di commenti e di fantasie. Forse più di un seno nudo!

Con questo siamo lontanissimi dall’immaginare che il burchini sia la panacea per troncare di netto pensieri e parole.

Tanto per dirne una: nell’82 i sindaci di Tropea e Pantelleria cercarono un compromesso fra i più grotteschi che le spiagge ricordino, eccolo qua: topless si ma solo per ragazze con “un bel seno”. Allora in tempi non LGBT finì in risate e storture di naso; oggi sarebbe venuto fuori un pandemonio.

Il topless ha un significato sicuramente “liberatorio” ma è lontano anni luce dai roghi sessantottini dove montagne di reggiseni venivano dati alle fiamme in segno di protesta e di negazione dall’imposizione della moda e della tradizione.

Però vestirsi di un seno nudo non l’abbiamo certo inventato noi. Per le nostre bis bis nonne, nel 700 in Europa il seno nudo non sollevava né scandali né proteste, anzi era un segno delle classi più elevate. Ci sono moltissimi ritratti di regine e nobili con un seno fuori dal vestito.

Piano piano le dame si ricoprirono e il popolo fece suo quell’atteggiamento modaiolo ma, stravolgendone i canoni di educazione e raffinatezza. Cosa che, ahimè, succede sempre e inevitabilmente anche oggi quando, la moda di pochi si muta in moda di tutti e per tutti.

Il trend spiaggiaiolo decreta, da tempo, pollice verso per il topless, altro discorso invece riguarda: calette isolate, spiagge tropicali (non musulmane) e barche da decine di metri.

Come sempre, anche per il seno nudo, vale l’antico detto: occhio non vede, cuore/giudizio non duole.

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