Uno dei tradimenti più odiosi è quello di ingannare la buona fede e la credulità delle persone soprattutto quando si tratta di individui di una certa età, fragili e quasi sicuramente impreparati alle trappole quotidiane.
Negli ultimi anni il fenomeno delle truffe agli anziani è in preoccupante aumento (+ 20% dal ’23) e con sempre nuove tecniche che si affidano alla predisposizione della vittima a ignorare qualsiasi rapporto che non sia quello umano e diretto. L’elenco dei sistemi truffaldini non ha praticamente fine e si arricchisce ogni giorno di nuovi insospettabili escamotage grazie anche all’avanzare delle varie tecnologie, di cui questi imbrogli sono la foto della deriva più negativa.
I truffatori sono diventati talmente bravi e creativi da aver gabbato il fior fiore dei più noti imprenditori nazionali che senza soffermarsi sulla stranezza della questua rivolta loro da un presunto ministro Crosetto hanno messo mano al portafoglio e fatto “donazioni” milionarie. Eppure questi signori non sono ne’ fragili ne’ impreparati e sono sicuramente supportati da staff stellari, ma com’è o come non è, ci sono cascati dentro a piè pari.
Ma lasciamo perdere questi paperoni turlupinati e torniamo a quelle tante/tantissime vittime della classica telefonata angosciante che a scanso di tragedie familiari chiede soldi, ori e oggetti di valore per sanare l’inesistente dramma. Il bersaglio, nella più totale angoscia consegna tutto quello che trova. E a questo punto ci chiediamo perchè ci siano ancora migliaia di persone che restano impigliate nella rete? Sicuramente la disinformazione delle povere prede è terreno fertile per queste truffe.
Proprio oggi mi è arrivato, nella stessa busta di una comunicazione della mia banca, un foglio redatto dai Carabinieri e intitolato “consigli contro le truffe agli anziani” seguito da illustrazioni e consigli molto chiari e di facile intuizione.
Ma quanti over hanno un conto corrente in un istituto di credito attento e solidale e ricevono quindi l’alert delle forze dell’ordine? Quanti, invece, tengono i soldi e gli ori in casa certi di poterli sempre controllare e proteggere? Ad oggi circa il 5% delle famiglie italiane non ha un conto corrente nè un conto deposito o postale e quindi è più esposto a disinformazioni e attacchi mirati. Non è nemmeno detto che tutti leggano il giornale, consultino le news di google, o seguano con attenzione le notizie tv o radio.
Secondo noi sarebbe positivo inserire nella valanga dei soliti spot diversi messaggi animati e istruttivi sulle varie truffe, su come reagire e con un consiglio aggiuntivo a non tenere tutti i nostri beni nell’abitazione, non per fare un favore agli enti incaricati, ma garantire sicurezza ai nostri tesori.