Green pass e vaccini, si ma che siano obbligatori.
L’incertezza e la stanchezza di tutti noi chiede, da parte del Governo, una scelta, tanto politicamente divisoria quanto sacrosanta.
Mentre i contagi aumentano, l’Italia corretta che con coscienza e logica ha aderito al ciclo vaccinale ne chiede a gran voce l’obbligatorietà. Questa grande parte della nazione ha tutti i diritti di passare i mesi futuri con la garanzia che l’impegno preso con la scienza e la consapevolezza di essersi allineati al bene del paese ha permesso la ripresa.
Il gioco, sotteso, non è infatti quello di munirsi di green pass per accedere a certe attività, per lo più ludiche, ma quello di raggiungere quella “libertà” vera e totale che abbiamo vissuto e che pare non ci sia mai accaduta.
La variante Delta, dichiarano tutti gli immunologi, cresce esponenzialmente, e il rischio è quello di veder ripiombare il paese nell’altalena di zone chiuse/aperte e persino di arrivare ad un nuovo ulteriore rigido lockdown. Questa situazione potrebbe essere letale per la nostra economia e per il futuro di moltissimi connazionali.
17milioni di Italiani non sono ancora vaccinati e molti di questi, se fosse per loro, non lo saranno mai.
Proprio davanti a questi numeri dovrebbe scattare l’obbligatorietà.
Personale medico, insegnanti, ristoratori… devono essere messi nella condizione di non infettare più nessuno.
E invece, per il personale scolastico, ad esempio, si rimanda tutto alle decisioni del Consiglio dei Ministri senza rendersi minimamente conto che manca poco alla riapertura della scuola e che molti di questi insegnanti stanno facendo, per lo più in nero, ripetizioni a destra e manca.
Intanto il sottosegretario Andrea Costa fa scivolare silenziosamente lo stato di emergenza a fine ottobre (se non oltre) e aggiunge “Non vaccinare i giovani significa far circolare il virus”.
E ben sappiamo che più ampia è la possibilità di infezione maggiore diventa la capacità di mutazione del virus stesso.
Aggiungiamo che la situazione di “calma piatta” che vivono in questo momento gli ospedali è solo il riflesso dei precedenti provvedimenti di contenimento del virus e della corsa ai vaccini.
E di questo, è bene che ne prendano coscienza i due rappresentanti della, così detta, destra.
Salvini e Meloni giocano, in vista delle elezioni, ad un tipo di “voto di scambio” con no vax, indecisi, pigri e negativisti.
Ma non funziona perché gli Italiani, alla fine, non sono così ciechi da non fiutare l’immoralità dello scherzetto.