Via Nomentana e i cassonetti spariti

Via Nomentana soffre da mesi per la mancanza dei cassonetti per la raccolta dell'umido. Ama ci dice che è prevista la loro sostituzione con quelli di nuova generazione, ma i mesi sono passati e passano e non succede niente. Gli abitanti non sono mai avvisati

Via Nomentana, a Roma, è una strada lunghissima circa 23 km incorniciati da siti archeologici, villa Torlonia con tutta la sua storia e con quel capolavoro che è la Casina delle Civette e poi il quartiere Coppedè; una strada importante che dovrebbe essere oggetto di grande attenzione e cura, dallo sfalcio, alla pulizia della strada che prevede in primo luogo il giusto posizionamento dei vari cassonetti.

Ma non va proprio così perché, ci fanno notare alcuni abitanti della zona, da molti mesi su lunghi tratti della via sono “scomparsi” di botto i cassonetti con coperchio marrone, non bruciati o vandalizzati, ma proprio scomparsi. Quelli, per intenderci, dove si butta l’umido e l’umido, si sa, è cosa che tenuta in casa genera puzze e facilita l’insorgere di colonie di mosche e formiche.

Intorno al civico 500 si nota il vuoto lasciato dal cassonetto assente, un po’ come quando cade un dente e al suo posto c’è il nulla. Questo tratto di via Nomentana, diciamo più di 1000 mt, fa oggi parte del 3° municipio e confina con il 2° dove le cose vanno decisamente meglio: l’erba è più verde e in via Tembien hanno appena messo i cassonetti di nuova generazione che hanno la maniglia ma anche il pedale per non toccare niente. (eccoli qui sotto) Quindi, riassumendo: i residenti del municipio 2° fanno pochi passi per gettare il sacchettino con l’organico, mentre parte di quelli del municipio 3° devono affrontare un piccolo viaggio, niente di impossibile, ma per chi ha fretta o per chi ha qualche impedimento è un grosso disguido.

Da quanto sappiamo AMA passa a svuotare i cassonetti e passa pure a pulire la strada soprattutto quando i cumuli di monnezza arrivano ad altezze inaccettabili, perché i cittadini fra incazzatura e pigrizia buttano il sacchetto o sul marciapiedi o nell’indifferenziata.

Una domanda viene spontanea: ma se ci sono gli altri cassonetti perché proprio quello dell’umido manca?

Abbiamo chiesto ad AMA di chiarirci la cosa e ci è stato detto che la mancanza è solamente transitoria in attesa che arrivino quelli nuovi. Gli vogliamo credere? anche e in parte si, perché siamo buoni, ma com’è che ci vogliono mesi e mesi per questa favoleggiata sostituzione? La logica vorrebbe che ci fosse un mezzo che rimuove il vecchio cassonetto e un altro mezzo a seguire che deposita nello stesso spazio quello nuovo. E poi, perché non informare gli abitanti del cambio? (sarebbe bastato mettere un foglietto nelle buche della posta).

Sempre alla municipalizzata di cui sopra riportiamo un’altra lamentela: su via Nomentana le campane del vetro scarseggiano enormemente e le bottiglie vuote si accalcano dove capita.

E vogliamo ricordare ad AMA che proprio quella di cui parliamo fu una delle prime zone della capitale testate per la distribuzione dei vari secchi di plastica corredati da regolari istruzioni per una sana e corretta raccolta differenziata.

Per non farla lunga: risentiremo AMA per sapere a che punto sono con i nuovi cassonetti e quando prevedono di porli in opera e invitiamo i cittadini di quel tratto di via Nomentana di farci sapere come vanno le cose

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