Ha un sogno nel cassetto l’assessore alla mobilità Patanè: tutti i romani, per le feste, ammucchiati sui mezzi pubblici.
Bando alle auto private per le quali si prevedono tempi sempre più difficili.
Per ottenere l’effetto “disamore verso gli acquisti” l’applicazione della realtà supera la fantasia. Così per le ztl si è pensato bene di prolungarle fino alle 19, esattamente quando i negozi abbassano la serranda e tutti vanno a casa. Idea davvero superlativa!
Visto che a Roma, ed è un dato di fatto, i mezzi pubblici sono l’ultima spiaggia per viaggiatori disperati ci pare grandioso ipotizzare che proprio durante le festività i concittadini, si affidino ad autobus chiamati desiderio.
Ma Patanè, se le cose andranno come prevedibile, nel suo cassetto ci lascerà le dita.
Ha provato, l’assessore, a farsi un film di cosa sono realmente i giorni degli acquisti?: pacchi ingombranti, spintoni, piedi gonfi. Nervosismo e stanchezza alle stelle, insofferenza e rancore per le file alle casse e un rivolo di disamore per le feste che verranno.
Prova tu ad avere in braccio la scatola del trenino elettrico, quella della casa della Barbie, golfini, pantofole, addobbi natalizi, candele profumate, cibarie varie ecc. e cercare con spirito leggiadro di prendere un mezzo pubblico qualunque, sederti e andare senza sforzo verso casa.
Ma a chi la vogliamo raccontare? In queste situazioni se non hai una station vagon, Babbo Natale non ce la fa ad arrivare da te, oppure…oppure comperi tutto on line e contribuisci alla caduta del commercio al dettaglio. Perché qui per fare i populisti, appena insediati, si spara a zero sul centro di Roma e sui suoi negozi già duramente provati.
Il bello è che la stessa identica fantasia sull’uso democratico del mezzo pubblico Patanè l’ha elaborata anche per i centri commerciali più grandi (e più lontani) dove, magari porti anche la nonna in sedie a rotelle, l’ultimogenito in carrozzina con il desiderio comune di accaparrarsi l’abete vero/finto più grande che c’è, perché questo è l’anno della ripresa, della luce e della vera festa.
Ma tu assessore a tutte queste cose, evidentemente, non hai pensato.
Non sai quanto ci piace andare in massa all’Ikea, vagolare e comperare, perdersi, ritrovarsi, mangiare le polpette, prendere l’albero, legarlo sul tetto dell’auto e riempire il bagagliaio di pacchi e pacchetti, tirar sera e tornare a casa, sfranti ma sicuri di aver congegnato il più bel Natale degli ultimi anni.
Felici tutti in famiglia e felici i negozianti che ti aspettavano come la stella cometa.