Girl, il film d’esordio di Lukas Dhont premiato all’ultimo Festival di Cannes con la Caméra d’Or e per il miglior attore della sezione Un Certain Regard, arriva finalmente in sala, dal 27 settembre distribuito da Teodora Film.
La protagonista di Girl è Lara (un eccezionale Victor Polster), una ragazza 16enne che sogna di diventare ballerina, per assecondare il suo sogno il padre e il fratellino Milo si sono trasferiti ad Anversa. Lara però non è come tutte le altre: è transgender e sta attraversando un difficile percorso per cambiare sesso.
La forza di Girl – scelto dal Belgio per la corsa agli Oscar – si ritrova nel corpo e nella forza espressiva di Victor Poster, fra piroette, un arabesque e alcuni duri allenamenti ad hoc: Lara insegue il suo sogno, ma soprattutto vuole uscire da un corpo che non sente suo. È impaziente, come tutti gli adolescenti, ma per lei l’impazienza si traduce in altro: Lara non vede l’ora di lasciarsi alle spalle Victor, il corpo dell’adolescente in cui la 16enne vive, come una crisalide in attesa di diventare una farfalla.
Dhont per raccontarci questa storia non indugia in pregiudizi o violenze – tranne in una scena in cui Lara ne è vittima – anzi Lara è perfettamente integrata nella sua scuola di danza, ma il regista sottolinea la preparazione quotidiana della 16enne: mentre le compagne usano il nastro per curare le dita e i piedi distrutte per via della danza, Lara usa lo stesso nastro per nascondere il suo corpo maschile.
Un’adolescente che vuole crescere troppo presto e in fretta, Lara sembra ossessionata dal suo cambio di sesso senza godersi gli anni più belli (e difficili) della sua vita. Lara ha fretta: vuole diventare una ballerina migliore, vuole diventare donna subito lasciandosi dietro un corpo che vuole cancellare e che non ha mai sentito suo. Girl ricorda Tomboy e Billy Elliot, Dhont nella sua opera d’esordio riesce a raccontare una piccola storia ordinaria con delicatezza ed estremo amore, lo stesso che il papà di Lara, il fratellino e il resto della sua famiglia provano nei suoi confronti.
La storia di Girl è ispirata a quella reale di una ballerina intrappolata nel corpo di un ragazzo che il regista lesse quando studiava ancora cinema:
“Era convinta di essere una ragazza, malgrado la biologia non fosse d’accordo. La mia ammirazione per lei fu instantanea. Il desiderio di raccontare la storia di un personaggio simile, giovanissimo, capace di sfidare una società in cui genere e sesso sono ancora inevitabilmente connessi, era enorme. Così è iniziato Girl, dal bisogno di dire qualcosa su come percepiamo il genere, sulla femminilità e la mascolinità, ma soprattutto una giovane eroina che mette a rischio il proprio corpo per diventare la persona che vuole essere: qualcuno che sceglie di essere se stesso all’età di 15 anni, quando a molte persone serve una vita intera”.
Lo splendido Girl vi aspetta al cinema dal 27 settembre, distribuito da Teodora Film.