Il Sacrifico del Cervo Sacro arriva finalmente al cinema, l’ultimo film scritto e diretto dal greco Yorgos Lanthimos è in sala da oggi distribuito da Lucky Red. Il film era stato presentato al 70esimo Festival di Cannes, dove vinse il premio per la miglior sceneggiatura.
Ed è la scrittura di Lanthimos, uno dei migliori esponenti del Nuovo cinema greco, a colpire del film. Il Sacrificio del Cervo Sacro racconta dello strano rapporto che lega il chirurgo Steven (interpretato da Colin Farrell, già protagonista dell’ultimo film del greco The Lobster) e l’adolescente Martin (Barry Kheogan), a fare da cornice alla vita perfetta del medico.
Una villa fuori città, una moglie splendida (Nicole Kidman, in un look e in una recitazione che ricorda moltissimo Eyes Wide Shut) e due figli Kim e Bob. Il rapporto fra Steven e Martin verrà chiarito nel film ed è legato alla morte sotto i ferri del papà dell’adolescente e a un sacrificio che il chirurgo dovrà fare per salvarsi la vita.
Yorgos Lanthimos, classe 1973, torna ai temi della famiglia e della morte, già affrontati in altri titoli precedenti Dogtooth (candidato all’Oscar per miglior film straniero), Alps e The Lobster, distrugge la società odierna umana deprivata di valori e che ruota intorno a un orologio di ultimo grido, a una riverniciata data alla clinica privata dove si lavora o nel ritornello di una canzone pop (Burn di Ellie Goulding che la piccola Kim canta a Martin).
Il Sacrifico del Cervo Sacro fa tornare la società contemporanea alla legge del taglione, a un’oscura e terribile legge di sopravvivenza. Martin spiega candidamente al dottor Murphy cosa sta succedendo ai suoi due figli: “Tu hai ucciso un membro della tua famiglia e uno dei tuoi morirà”. Martin smaschera così la relazione che lo lega a Steven e si tramuta in una sorta di “angelo della morte” per la famiglia dei Murphy.
Una tremenda vendetta che sarà inflitta dal padre famiglia, come se si trattasse di una tragedia greca. Tutte le verità verranno a galla e nessuno si salverà. C’è un padre e che non conosce e non ama i propri figli, una moglie pronta a tutto per essere risparmiata, intorno a quest’inferno sulla terra privo d’amore, gli unici due “grandi” sono i due figli (gli ottimi Raffey Cassidy e Sunny Suljic) profondamente maturi e che accettano senza parure il loro (triste) destino.
Lanthimos, autore della sceneggiatura insieme alla collaboratrice di sempre Efthymis Filippou, firma e filma uno dei suoi migliori film e non rinuncia a una delle caratteristiche del suo cinema: la sagace e sadica ironia legata alle situazioni assurde nelle quali i suoi personaggi sono costretti a vivere.
Si sorride e si resta con l’amaro in bocca perché seppure con ironia e con stile da vendere (omaggiando Stanley Kubrick, Pier Paolo Pasolini e il primo Haneke), Il Sacrifico del Cervo Sacro resta un film che scuote proprio perché mostra i lati più oscuri e più deboli dell’animo umano. E non è un caso che si apra con un cuore palpitante nel corso di un’operazione chirurgica e che il film dia così tanta importanza al sangue.
Il Sacrifico del Cervo Sacro è da oggi al cinema distribuito da Lucky Red.