Roma: nuova Città giudiziaria e Porta del Parco di Monte Mario, parte progetto ampliamento

previsto anche un parcheggio sotterraneo

Parte il progetto per l’ampliamento della Città giudiziaria di piazzale Clodio, a Roma, con la realizzazione della “Porta” del Parco di Monte Mario e il riassetto della vegetazione della collina, colpita dall’incendio di luglio 2024. È quanto prevede il decreto regionale presentato oggi presso la sede della Regione Lazio, a Roma. Alla presentazione, oltre al presidente Francesco Rocca, firmatario del decreto, sono intervenuti il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, il sottosegretario di Stato del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Tullio Ferrante; il sindaco di Roma Capitale, Roberto Gualtieri. Attraverso la stretta e proficua collaborazione tra Regione Lazio, ministero della Giustizia, ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e Roma Capitale, è stato dato dunque seguito al protocollo d’intesa, sottoscritto proprio alla Regione Lazio il 10 luglio scorso, volto alla riqualificazione dell’intera area contigua a piazzale Clodio e all’edificazione di un nuovo edificio della Città Giudiziaria.

L’intervento sarà realizzato tramite un concorso di progettazione che includerà anche la riqualificazione complessiva dell’area di piazzale Clodio. Il nuovo edificio – destinato a ospitare gli uffici giudiziari – non potrà superare i 24 metri di altezza, dovrà armonizzarsi con le preesistenze e integrarsi con la realizzazione della cosiddetta “Porta del Parco”, ovvero con la completa riqualificazione e ripristino del verde, di quello che oggi è conosciuto come “pratone di via Teulada”. Quest’ultimo diverrà la porta d’accesso al Parco di Monte Mario, con un percorso pedonale al suo interno. “Rendiamo una giustizia più efficiente e vicina ai cittadini. È la conditio sine qua non, poiché una giustizia inefficiente è sempre una giustizia fallita. Speriamo però che il cronoprogramma possa essere accelerato”, ha detto il ministro della giustizia Carlo Nordio, il quale ha sottolineato che talvota ci sono “strutture normative un po’ obsolete e non compatibili con i tempi. Bisogna andare avanti più veloci. Lo sappiamo che Roma è tanto bella quanto difficile: se tocchi una pietra sconvolgi un pezzo di storia, ma bisogna rendersi conto che la modernità ha sue esigenze e non si può sacrificare il presente e il futuro per un’ideologia del passato. Questo straordinario progetto non possibile senza sinergia tra la Regione Lazio, il Comune di Roma, e della stessa magistratura”, ha concluso.

“Il progetto già esisteva: abbiamo lavorato fianco a fianco con Roma Capitale, l’amministrazione della giustizia e il Parco di Roma natura per migliorare l’area e salvaguardare il verde – ha aggiunto il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca -. Credo sia un bel esempio di collaborazione istituzionale per il bene dei nostri cittadini, con massime tutele per l’ambiente. Basta leggere il decreto per capire quanta attenzione abbiamo messo sulla salvaguardia del verde pubblico, ma anche sulla funzionalità dell’amministrazione della giustizia”, ha concluso Rocca. “Abbiamo condiviso questo lavoro che rappresenta anche un modello di collaborazione e sinergia istituzionale. C’è stato un lavoro intenso e ringrazio tutti i componenti del tavolo che hanno lavorato con spirito costruttivo. Grazie a questo intervento si riqualificherà l’intera area – ha sottolineato il sindaco Gualtieri -. Realizzeremo un parcheggio sotterraneo a piazzale Cloudio. Si tratta di interventi strategici e decisivi per l’amministrazione della giustizia per avere degli spazi efficienti e adeguati – ha aggiunto Gualtieri -. Grazie a questo intervento non solo non si consumerà suolo, ma la superficie aumenterà. Il progetto è cambiato rispetto a quello originario che copriva quasi tutto il pratone. Quindi noi il pratone lo abbiamo salvato e sarà una porta di accesso al Parco. Tutta la zona di piazzale Clodio può essere riqualificata e diventare un fiore all’occhiello dell’urbanistica di Roma”, ha concluso Gualtieri.

Il nuovo edificio, inoltre, dovrà essere realizzato senza nuovo consumo di suolo e utilizzando la minor quantità possibile di aree che oggi sono permeabili (cioè in grado di assorbire le acquee piovane) e la maggior estensione possibile di superfici già compromesse sotto il profilo ambientale. A questo si aggiungerà l’aumento delle superfici verdi, con la riqualificazione e la de-pavimentazione di parte dell’area di piazzale Clodio. Sempre riguardo a Monte Mario, Regione Lazio e Roma Capitale programmeranno una serie di interventi per il ripristino della vegetazione colpita dall’incendio del luglio 2024. In aggiunta alla realizzazione di un itinerario pedonale all’interno della “Porta del Parco” e del parco stesso, allo studio c’è la possibilità di realizzare un percorso ciclopedonale protetto che potrebbe collegarsi alla ciclabile del lungotevere, creando, così, un tracciato unico fino a Ponte Milvio e oltre.

Le opere, per cui si stima un costo di 80 milioni, saranno realizzate attraverso un concorso internazionale di progettazione che includerà anche la riqualificazione complessiva dell’area di piazzale Clodio. Il nuovo edificio ospiterà circa 520 operatori e 49 posti auto, dovrà armonizzarsi con ciò che c’è attualmente e integrarsi con la realizzazione della cosiddetta “Porta del Parco”. Entro il 30 luglio 2025 ci sarà l’indizione del bando da parte del Provveditorato alle opere pubbliche, “a dicembre terminerà la trasmissione delle richieste di partecipazione al concorso internazionale di progettazione”, ha spiegato il sottosegretario Ferrante illustrando il cronoprogramma. Entro il 31 maggio 2026 “sarà affidata la progettazione tecnico-economica e la sua redazione dovrà avvenire entro il 31 luglio 2026. Il progetto esecutivo dovrà essere consegnato entro giugno 2027, la consegna degli interventi entro il 31 ottobre 2027, la loro ultimazione entro il 30 aprile 2029 ed entro ottobre 2029 ci sarà il collaudo statico”, ha concluso Ferrante.

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