Roma è la prima città in Italia per numero di noleggi di mezzi in affitto come auto, moto, biciclette e monopattini, con 13,2 milioni di operazioni nel 2024, seguita da Milano (12,6 milioni). Insieme, le due città coprono il 50 per cento dei 50 milioni di noleggi registrati lo scorso anno in tutta Italia. E per il 2026 la stima è di 60 milioni di operazioni, nonostante sia in calo il numero di veicoli a disposizione degli amanti della cosiddetta mobilità in condivisione (sharing mobility). È quanto emerge dal rapporto della nona conferenza nazionale sulla sharing mobility in Campidoglio. Su base nazionale Roma è superata da Milano e si colloca seconda per numero di biciclette elettriche disponibili (7 mila contro 10 mila), ed è seguita da Bologna, terza in classifica con 2.700 bici. La Capitale è seconda anche per motorini (1.156 contro 1.836) e per automobili (2.158 contro 3.293) mentre è prima in Italia per monopattini in sharing (13.500) seguita da Milano (6.000) Torino (4.000) e Palermo (2.280).
Nel complesso su base nazionale cresce la domanda con oltre 50 milioni di noleggi nel 2024 e 60 milioni stimati per il 2025, uno per ogni italiano, ma prosegue il calo dell’offerta con meno veicoli, servizi e operatori. Nel 2024, rispetto al 2022, i veicoli in sharing sono 96.000 (-15 per cento), il numero complessivo dei servizi è di 170 (-26 per cento); gli operatori sono scesi tra il 2022-25 a 35 (-24 per cento). L’offerta si concentra sempre di più nelle grandi città, mercati più redditizi e favorevoli ma ben 16 capoluoghi di provincia, soprattutto medio piccoli, come Catanzaro, Reggio Calabria, Pesaro e Prato, hanno perso servizi di sharing. Di contro l’uso dell’auto privata nel 2024 ha superato 40 milioni di veicoli, 701 ogni mille abitanti.
L’osservatorio nazionale della sharing mobility – promosso dal ministero dell’Ambiente, dal ministero dei Trasporti e dalla fondazione per lo Sviluppo sostenibile – ha elaborato, per la prima volta, lo sharing mobility index che, per valutare le performance di sharing mobility nelle città italiane, tiene conto di quattro indicatori: varietà dei servizi disponibili (car, bike, scooter, monopattini); numero di veicoli per abitante; numero di noleggi per abitante; tasso di rotazione giornaliero dei veicoli. Dai dati elaborati emerge che le uniche città che offrono contemporaneamente tutti e quattro i servizi di sharing sono: Milano, Roma, Firenze, Bergamo e Torino. Roma è la prima città per numero di noleggi totali (13,2 milioni nel 2024); Bologna e Firenze sono le città cresciute maggiormente nel 2024 rispetto al 2023; Bologna è la città con più noleggi per abitante, dato significativo, trattandosi di una città in cui non sono presenti i monopattini; Milano è la città con più veicoli a disposizione per abitante; Brescia presenta il migliore tasso di rotazione dei veicoli.
Per quanto riguarda le auto le flotte sono aumentate del 9 per cento nel 2024, ma i primi mesi del 2025 vedono un drastico calo del 17 per cento. Sempre più ecologica la flotta con 3.000 i veicoli elettrici nel 2024, più 18 per cento rispetto al 2023. Sul totale della flotta le auto ibride arrivano nel 2024 al 38 per cento, superando l’elettrico (34,8 per cento). Milano (3.293) e Roma (2.158) dispongono del maggior numero di auto free floating; Torino (250), Roma (200), Palermo (109) per la flotta station based. In termini di chilometri percorsi, il carsharing conferma nel 2024 una quota pari al 45 per cento, quasi equivalente a quella complessiva della micromobilità.
Continua anche nel 2024 la crescita dei noleggi del bikesharing free-floating toccando il picco di 12,2 milioni, valore di oltre il 162 per cento superiore a quanto registrato nel 2021 e del 26 per cento più alto del 2022. Complessivamente il bikesharing rappresenta il 32 per cento del totale dei noleggi. I chilometri percorsi sono stati circa 25 milioni. Inoltre se nel biennio 2020-2022 i monopattini in sharing hanno rappresentato il motore del vehicle sharing, dal 2023 in poi i noleggi si sono stabilizzati appena sotto i 25 milioni. Le stime per il 2025, tuttavia, indicano una possibile ripresa (+27 per cento). I servizi di monopattini hanno registrato un calo rilevante: dai 99 attivi nel 2022 si è passati a 68 nel 2024 e a 62 nei primi mesi del 2025, un fenomeno da attribuirsi ad un riposizionamento degli operatori in più città o all’uscita dal mercato di alcuni player. Diminuisce anche il numero di città capoluogo di provincia in cui è presente un servizio di monopattino in sharing: tra il 2022 e il 2024 ci sono 15 città in meno. La flotta (circa 42.000 veicoli), cresciuta nel 2024 di 2 mila unità, si prevede in calo del 6 per cento nel 2025.
Infine nel 2024 l’offerta di servizi di scooter sharing, dopo essersi dimezzata tra 2022 e 2024, cresce di tre unità rispetto al 2023 e resta stabile anche a inizio 2025. La domanda mostra segnali di contrazione: dopo il picco del 2023, i noleggi si riducono del 23 per cento nel 2024. La flessione è imputabile in larga parte a Milano, dove la chiusura di un operatore ha fatto perdere circa 1 milione di noleggi. Le città servite sono 9, nel 2024 le flotte più fornite a Milano con 1.836 scooter, ma oltre mille in meno rispetto al 2023, Roma (1.556), Torino (349), Bari (150). Pochi incidenti e in diminuzione: sono uno ogni 300.000 chilometri percorsi in media in tutta l’Italia. In diminuzione nel 2024, del 7 per cento per i monopattini, del 54 per cento per gli scooter e del 67 per cento per le biciclette. Il monopattino conferma un dato in linea con lo scooter, con valori rispettivamente pari a 0,6 e 0,4 incidenti ogni 100.000 chilometri.