Fiera Roma: Colomban conferma uscita graduale

L'assessore a Radiocolonna: "non metteremo più soldi. Ma Roma ha bisogno della sua Fiera e noi daremo una mano per cercare nuovi investitori".

Nemmeno un euro in più nella holding partecipata Investimenti, ma pronti a fare il necessario per trovare nuovi soci in grado di sostenere il rilancio della controllata Fiera. Questa la strategia del Comune di Roma, azionista di Investimenti al 21% delineata a Radiocolonna.it dall’assessore alle Partecipate Massimo Colomban, a margine di un convegno al Campidoglio, questa mattina.

“Non mettiamo più soldi, sono quattro anni che l’azienda è in perdita, abbiamo detto basta. E poi è la stessa legge Madia a impedirlo, perchè non si può investire in aziende in perdita da tot anni”, ha chiarito l’imprenditore trevigiano, fugando definitivamente i dubbi sull’impegno del Comune in Fiera. Il messaggio è dunque chiaro.

Il Campidoglio è pronto a diluirsi in Investimenti, man mano che arriveranno le ricapitalizzazioni necessarie a rafforzare l’azienda. Già con quella di novembre, 13 milioni l’ammontare, la quota del Comune dovrebbe scendere di un po’, per poi ridurre ulteriormente la propria partecipazione.

A questo punto, ed è la domanda posta a Colomban, come farà Fiera a proseguire nel rilancio e centrare il break-even entro due anni, come prevede il piano industriale presentato a giugno?

“Bisogna chiarire un punto. E’ vero che noi nel tempo usciremo dalla controllante, ma crediamo fortemente che Roma abbia bisogno della sua Fiera. Per questo ho parlato nei giorni scorsi con gli imprenditori di Unindustria (già soci di Investimenti, seppur in quota esigua, ndr)  sollecitandoli a fare la loro parte per Fiera. E poi credo che l’ente sarà benissimo in grado di attrarre nuovi investitori”.

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