L’adunata è stata già lanciata. Nel quartiere Appio Latino (San Giovanni, Alberoni, Colli Albani) sono apparsi i manifesti che rimandano alla manifestazione in ricordo dell’uccisione a via Acca Larentia. L’appuntamento è il 7 gennaio alle 18, davanti alla ex sede del Movimento Sociale Italiano (MSI).
Il raduno delle polemiche
Oramai è dal 1978 che adulti e ragazzi si radunano al Tuscolano, nella traversa di via delle Cave, Acca Larentia appunto, in ricordo delle giovani vittime Franceso Bigonzetti, Francesco Ciavatta e Stefano Recchioni. Una commemorazione scandita dai saluti romani, croci celtiche, che ogni anno ha puntualmente provocato polemiche.
L’eccidio di Acca Larentia
Verso le 18 del 7 gennaio 1978 cinque giovani militanti missini mentre uscivano dalla sede del Movimento Sociale Italiano in via Acca Larentia furono raggiunti da colpi di armi automatiche sparati da un gruppo di 5-6 persone. Bigonzetti morì sul luogo; Ciavatta, ferito, fuggì ma fu colpito alle spalle. Successivamente, durante i tafferugli seguiti agli eccidi, morì Recchioni. L’agguato fu rivendicato dai Nuclei Armati per il Contropotere Territoriale (NACT), organizzazione di estrema sinistra italiana.
Apologia del fascismo?
Il raduno in ricordo di Acca Larentia è stato più volte condannato dalla sinistra italiana perché rimanderebbe a simboli neofascisti. Tantoché nel 2017, all’altezza del civico 20, fu disegnata per terra una grande croce celtica, che ha provocato non poche lamentele da parte degli abitanti. Questo simbolo di origine irlandese è stato adottato dagli anni ‘40 in poi da vari gruppi di destra europei.
Il 7 gennaio consiglio nazionale di Casapound
Il centro sociale di destra Casapound annuncia poi per il 7 gennaio il suo Consiglio nazionale e il M5s della Capitale insorge: il prefetto vieti questa adunanza “sediziosa, violenta e anticostituzionale”. Che andrebbe a ricadere nello stesso giorno in cui, tra l’altro, ricorre l’anniversario della strage di Acca Larentia che lo scorso anno lasciò dietro di sé una scia, anche giudiziaria, proprio per i militanti della tartaruga frecciata. Il Consiglio nazionale del movimento di estrema destra, annuncia Casapound, si terrà “la mattina del 7 gennaio nella sede di via Napoleone III a Roma” e “parteciperanno responsabili nazionali, regionali e provinciali, figure politiche e rappresentanti del Blocco Studentesco. Da 21 anni CasaPound, nonostante i continui attacchi mediatici e giudiziari continua a essere un movimento di avanguardia che conta migliaia di militanti in tutta la nazione che operano alla luce del sole”. Lo stabile di Casapound sarebbe nell’elenco degli stabili occupati per i quali è stata richiesto lo sgombero.