Carceri: detenuto di 23 anni si suicida a Regina Coeli, il quarto in italia in 9 giorni

"Se il 2024 è stato l'annus horribilis delle morti e dei suicidi in carcere - dichiara il Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Lazio, Stefano Anastasìa - questo è iniziato peggio"

Ieri un ragazzo di 23 anni si è suicidato nel carcere di Regina Coeli a Roma, portando a quattro il numero di suicidi nelle carceri italiane in meno di dieci giorni. Il detenuto, di nazionalità romena, si sarebbe tolto la vita impiccandosi nel bagno della sua cella.

Se il 2024 è stato l’annus horribilis delle morti e dei suicidi in carcere – dichiara il Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Lazio, Stefano Anastasìa – questo è iniziato peggio. Il ragazzo che si è suicidato ieri sera a Regina Coeli è già il quarto in Italia, in meno di dieci giorni, senza contare l’operatore penitenziario che si è tolto la vita nel carcere di Paola. Quando si prenderanno i provvedimenti necessari e urgenti per ridurre la popolazione detenuta e consentire al personale di polizia, educativo e sanitario di farsi carico degli autori di reati più gravi e con lunghe pene da scontare?”.

“Non è mai facile individuare il rischio suicidario – prosegue Anastasìa -, ma se gli operatori devono far fronte al doppio delle presenze in carcere, come è a Regina Coeli, con la metà del personale in organico, l’impresa diventa impossibile. Aprendo la Porta Santa a Rebibbia, Papa Francesco ha esortato i detenuti ad aggrapparsi alla speranza, ma nella speranza di un’alternativa a queste carceri sovraffollate e degradanti dobbiamo crederci anche noi e soprattutto chi ha responsabilità politiche e di governo, prendendo decisioni conseguenti”. A Regina Coeli sono presenti 1.051 detenuti, per 566 posti effettivamente disponibili, con un tasso di affollamento pari al 186 per cento (dati Dap al 31 dicembre 2024). In Italia al 31 dicembre i detenuti sono 61.861 con un tasso di affollamento sui posti effettivamente disponibili pari al 132,5 per cento. Più critica la situazione nel Lazio con 6.665 detenuti presenti nei quattordici istituti penitenziari della regione e un tasso di affollamento del 146 per cento sui posti effettivamente disponibili.

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