Un quartiere che è un ‘paese’, un paradiso immerso nel verde per i romani che decidono di lasciare il caos della metropoli e trasferirsi per l’estate a due passi dal mare. Colle Romito, il consorzio dove ieri mattina un anziano e due bambini sono stati uccisi a colpi di pistola da un 34enne che si è poi suicidato, è una vera e propria città nel comune di Ardea, sul litorale laziale.
Ingressi e uscite sorvegliati da vigilanza interna
Con i suoi 2.831 villini ospita oltre 8.000 persone, di cui tantissimi pendolari, soprattutto nel periodo estivo. All’interno c’è anche una villa confiscata alla malavita, oggi centro anti-violenza. Ingressi e uscite sono sorvegliati dalla vigilanza interna, operativa 24 ore su 24 anche all’interno delle strade che attraversano i 170 mila metri quadrati del consorzio. Delle migliaia di villette, alcune vengono utilizzate come bed&breakfast, altre invece affittate senza particolari controlli. Non sono pochi i residenti, infatti, che lamentano l’ingresso nel quartiere di “persone poco raccomandabili”.
Qui viveva il giovane che dede fuoco a un indiano a Nettuno
Nel 2009, proprio nello stesso consorzio viveva uno dei ragazzi che diede fuoco a un indiano a Nettuno, cittadina non molto distante da Ardea. Un giovane definito “molto intemperante” e protagonista di scorribande tra i viali alberati del quartiere. “Su così tante famiglie – racconta il presidente del consorzio, Romano Catino -, abbiamo avuto problemi solo con una quarantina di famiglie. Tra queste c’è anche quella dell’omicida. Abbiamo segnalato diverse volte le persone perché disturbavano il quartiere durante la notte o perché abbandonavano rifiuti fuori casa”.
La villetta sorvegliata
La villa dove si era barricato l’omicida si trova nella parte alta del consorzio, quella più interna. “Con il passare del tempo abbiamo dovuto destinare una persona della vigilanza alla supervisione esclusiva di quell’abitazione – rivela lo stesso Catino -. Non sappiamo di cosa vivano e che lavoro facciano in quella famiglia, ma ad insospettire sono anche le auto di grossa cilindrata che avevano a disposizione”.
“Mai mi sarei aspettato un episodio del genere in un quartiere come Colle Romito”, spiega il vicesindaco di Ardea, Morris Orakian, raggiunto dalla notizia mentre si trovava lontano da casa. Sorto ufficialmente nel 1976, il centro residenziale è diventato ben presto un vero ‘paese’ con parchi, pinete, bar e supermercati. Un “paradiso terrestre”, come lo amano descrivere i residenti, lontano dal frastuono della Capitale.