Papa Francesco chiede che Roma sia una città accogliente, che nessun sia escluso: “Che i bambini e gli anziani siano curati, che ci sia lavoro e che sia dignitoso, che i poveri e gli ultimi siano al centro dei progetti politici e sociali”. Il pontefice lo fa parlando all’Angelus per la festività dei Santi Piero e Paolo, patroni della Capitale. Ma nei fatti la città ormai rischia di lasciare ai margini tutta una serie di soggetti deboli.
Dall’inizio della pandemia di Covid-19, l’85,9 per cento delle parrocchie di Roma ha visto aumentare le richieste di aiuto, in alcuni casi si sono decuplicate, con anche 500 persone in più che hanno bussato per chiedere pacchi alimentari, ma anche buoni spesa, aiuto attraverso fondi parrocchiali e diocesani, o assistenza ad anziani soli. E’ solo uno dei dati, ma certo tra i più significativi, del Rapporto povertà a Roma 2020 della Caritas diocesana, dal titolo “Nessuno si salva da solo”. I poveri sono la nuova emergenza di Roma.
“Il numero delle persone assistite dalle parrocchie è letteralmente esploso” si legge nelle 126 pagine del Rapporto, che raccoglie i dati forniti da 176 centri di ascolto Caritas in diocesi e 137 punti di distribuzione di alimenti, i 13 centri di stoccaggio e i cinque Empori della solidarietà. I Centri di ascolto nel 2020 hanno accolto 21.160 persone, il 35,3% per la prima volta. Il 48,7 per cento dei nuovi iscritti è italiano, i filippini sono oltre il 16 per cento, seguiti da peruviani (4,9) e rumeni (4,7). Fa riflettere anche il fatto che il 54% dei nuovi iscritti è al di sotto dei 45 anni, mentre gli ultrasessantacinquenni sono il 14,7%. Ma tutto il Rapporto mette in evidenza come la rete delle Caritas parrocchiali sia stata in questi mesi, come sempre, la spina dorsale dell’ascolto e dell’accoglienza delle persone fragili sul territorio della Capitale.

Sono state 7.476 le persone che si sono rivolte per la prima ai centri di ascolto delle Caritas parrocchiali nel corso dei primi nove mesi del 2020. Queste si aggiungono alle 40.607 che le parrocchie avevano già preso in carico nel corso degli anni, di queste 13.684 erano quelle seguite con continuità (incontrate più volte nel corso dell’anno). Complessivamente, quindi, le persone che in questa fase hanno ricevuto aiuto dai centri di ascolto parrocchiali sono state 21.160 su 48.083 iscritte nei database delle parrocchie.
I senzatetto sono almeno 8mila, ma secondo altre stime sarebbero non meno di 10 mila. A febbraio Barbara Funari di Demos denunciò che Agenti della Polizia locale di Roma Capitale a Trastevere avevano allontanato alcuni senza dimora, poi avevano chiamato gli operatori dell’Ama che avevano buttato coperte e effetti personali delle persone allontanate. La sera i senza tetto erano tornati a dormire nello stesso posto, ma stavolta senza nulla con cui coprirsi. E anche il lavoro non soddisfa, considerato che sempre più giovani se ne vogliono andare, dicono le Acli. La disoccupazione tra i ragazzi raggiunge punte del 20%. Il disagio maggiore nelle zone orientali della Capitale, come denuncia anche l’economista Salvatore Monni