Mancato rispetto dei limiti di velocità, distrazione alla guida per uso del telefonino, inclusi i minorenni nelle microcar: sono queste le principali ragioni degli incidenti stradali secondo il monitoraggio della polizia locale di Roma Capitale. A scriverne oggi è il dorso romano del Corriere della Sera, che riporta la classifica 2024 del Comando generale dei vigili urbani sulle strade più pericolose della Capitale. Tra queste troviamo via Prenestina, la strada con il maggior numero di incidenti nei primi quattro mesi dell’anno, seguita da via Cristoforo Colombo, poi Casilina, Nomentana, Tiburtina, Tuscolana, Cassia e viale Palmiro Togliatti.
Le vittime nell’area urbana di Roma sono 30 sulle 58 totali, comprese quelle di incidenti che si sono verificati in provincia. Rispetto all’anno scorso c’è stato un calo parziale di quindici decessi (compresa la provincia erano stati 74). Secondo i vigili urbani, resta invariato rispetto al 2023 il bilancio degli incidenti con feriti: circa 4mila casi, che salgono a 6.400 in quelli senza feriti.
Il bilancio 2024, così come quello degli anni passati, fino a quando i dati sono diventati definitivi, non tiene conto di chi è deceduto in ospedale dove era stato ricoverato in seguito a gravi ferite riportate in incidenti stradali. Un particolare non indifferente – scrive il Corriere della Sera – visto che per il 2023 a Roma e provincia, in via ufficiosa, sono decedute 160 persone, che potrebbero oscillare fra 188 e circa 200 proprio sulla base dei riscontri effettuati negli ospedali.
