La protesta dei balneari a Roma: “Se governo non ci ascolta, a giugno spiagge chiuse”

A dirlo è il presidente nazionale di Fiba Confesercenti, Maurizio Rustignoli, durante la manifestazione a piazza Santi Apostoli

Un momento della manifestazione dei balneari a Roma.

Spiagge chiuse a giugno. È la minaccia dei balneari se il governo Meloni non manterrà le promesse fatte in campagna elettorale sulle concessioni. A dirlo, durante la manifestazione in piazza Santi Apostoli, a Roma, è il presidente nazionale di Fiba Confesercenti, Maurizio Rustignoli.

“Siamo pronti a tutti i confronti, ma non accetteremo l’esproprio delle nostre imprese – ha detto Rustignoli -. Oggi inizia un percorso di attenzione e pressione verso il governo e la politica. Se sarà necessario, valuteremo la possibilità nei primi giorni del mese di giugno di chiudere l’offerta balneare italiana. Se la politica non ci ascolta ci vediamo costretti a fare l’ultima cosa che vorremmo fare, ma se non otterremo un risultato siamo pronti a tenere le spiagge chiuse”.

“Siamo in piazza perché vogliamo stimolare il governo a un provvedimento che deve essere emanato nelle prossime settimane – ha aggiunto -. Il comparto balneare sta vivendo un momento di profonda incertezza. In campagna elettorale sono state fatte premesse importanti dall’attuale governo, ma si devono tradurre in una legge. Lo stato di confusione a livello territoriale porta i Comuni a emanare delle delibere di giunta che prevedono delle gare pubbliche già dai prossimi mesi, in assenza di regole che deve stabilire lo Stato. Chiediamo di essere convocati nelle prossime settimane per ragionare su una bozza di legge che dia equilibrio e certezza al futuro delle nostre imprese”.

© StudioColosseo s.r.l. - studiocolosseo@pec.it
Il Sito è iscritto nel Registro della Stampa del Tribunale di Roma n.10/2014 del 13/02/2014