La presenza di una donna ucraina e di una donna russa alla Via Crucis di questa sera al Colosseo continua a non piacere alla comunità ucraina. Ci sarà allerta da parte delle forze dell’ordine, nel timore di possibili azioni di protesta, anche se ad ora appaiono improbabili.
Gli ucraini di Roma: i russi sono entrati con la violenza nelle nostre case
Nei giorni scorsi le proteste dell’ambasciatore ucraino presso la Santa Sede, del vescovo Vitali Kryvytskyi e dell’arcivescovo maggiore di Kiev, Sviatoslav Shevchuk. Nemmeno alla basilica di Santa Sofia a Boccea la scelta non è piaciuta molto, non é stata capita appieno. I fedeli che questa mattina abbiamo incontrato erano pochi, e alle nostre domande hanno preferito glissare abbassando la testa. Una donna sui 60 anni però ci dice: “Capisco che non tutti i russi siano uguali, il gesto del Papa mira alla riconciliazione ma ora mi sembra troppo presto. I russi sono entrati nelle nostre case, e solo se andranno via potranno arrivare gli aiuti umanitari”.
Alla Via Crucis al Colosseo il gesto del Papa per la pace
La Via Crucis del post pandemia, che torna dopo due anni di assenza, dunque cade in un periodo di guerra tremenda. Oggettivamente ucraini e russi oggi sono due popoli nemici, e il gesto di Papa Francesco riveste un significato particolare, vuole guardare avanti, ma appunto non capito da molti. Nell’Europa occidentale non è facile capire quanto Kiev e Mosca siano divise in questo momento.
L’aiuto della Comunità di Sant’Egidio
Sta facendo uno sforzo enorme per la riconciliazione la comunità di Sant’Egidio. Attualmente la Comunita’ di accoglie in Italia 621 persone, di cui 210 nella sola Roma. Dall’Italia sono stati inviati tir con 110 tonnellate di aiuti, 73.000 confezioni di medicinali e materiale sanitario, tra cui farmaci per la tiroide – di cui gli ucraini soffrono a causa di Chernobyl – e insulina per malati di diabete. “Le necessita’ qui in Ucraina sono tante ma le medicine sono la cosa piu’ urgente, perche’ a causa della guerra sono state distrutte tante vie logistiche”, duce da Leopoli Jurij Lifanse, responsabile della Comunita’ di Sant’Egidio in Ucraina.
Il viaggio in Ucraina dell’Elemosiniere del Papa
E un pezzo di Vaticano è proprio in Ucraina. L’Elemosiniere del Papa, inviato del Papa in Ucraina per tutto il periodo di Pasqua, oggi è in visita a Vorzel, Irpen, Bucha e Borondyaka. “Andremo in quei territori – ha spiegato il nunzio apostolico in Ucraina Visvaldas Kulbokas -per stare nei luoghi dove tantissime persone hanno patito giorni e giorni di sofferenze e di morte e pregare la Via Crucis e la liturgia del Venerdì Santo con loro”.