Dopo l’interrogatorio preventivo di giovedì, scattano gli arresti domiciliari per il consigliere regionale del Lazio di Fd’I, Enrico Tiero, indagato per presunta corruzione insieme ad altre 6 persone. Questa mattina, su disposizione della Procura di Latina, nel capoluogo pontino, militari del comando provinciale della Guardia di finanza e il nucleo investigativo del comando provinciale dei Carabinieri, hanno dato esecuzione alla misura cautelare personale, emessa dal Gip del Tribunale di Latina, nei confronti del presidente della commissione Sviluppo economico del Consiglio regionale. Il provvedimento cautelare scaturisce da un’attività d’indagine, coordinata dalla Procura e co-delegata ai Finanzieri del nucleo di polizia economico-finanziaria e ai Carabinieri del nucleo investigativo, che ha consentito di acquisire gravi indizi di colpevolezza in ordine a presunte condotte corruttive. Ora Tiero sarà sospeso da ogni incarico in Consiglio regionale.
In particolare, secondo l’ipotesi accusatoria, il consigliere regionale, avvalendosi delle proprie funzioni, avrebbe agevolato le attività e gli interessi di alcuni imprenditori operanti in vari settori (commercio alimentari, sanitario, raccolta rifiuti) nell’ambito della gestione di pratiche e iter amministrativi e procedurali, a fronte di utilità, quali assunzioni lavorative e, in un caso, una somma di denaro e la sottoscrizione di schede di tesseramento a un partito politico. Nel 2023 l’esponente politico avrebbe utilizzato la sua posizione per favorire l’Icot di Latina, una struttura sanitaria legata al gruppo Giomi, dove lavora la figlia. In cambio, il centro avrebbe ottenuto l’aumento dei posti letto convenzionati con il sistema sanitario. Al centro dell’indagine figurano anche tessere di partito e una presunta tangente di 6 mila euro che Tiero avrebbe ricevuto da un imprenditore locale