Ogni anno in media muoiono sulle strade del Lazio a causa degli incidenti circa 300 persone. “Lo stesso numero dei morti causati dal terremoto di Amatrice”, ha sottolineato il consigliere regionale del Lazio, Alessio D’Amato (Aziona), durante il convegno “Siamo sulla buona strada per ridurre gli incidenti stradali?” tenutosi nella Sala della Protomoteca in Campidoglio.
“Gli incidenti stradali sono la prima causa di morte tra i giovani, ma il fenomeno non è posto sempre al centro dell’agenda istituzionale – ha spiegato -. È importante declinare questa azione all’interno dei singoli municipi per tutelare gli utenti deboli della strada. Il Consiglio regionale, insieme all’Associazione familiari vittime della strada, ha presentato una proposta di legge per mettere il tema al centro dell’istituzione regionale e costruire alleanze con sistema scolastico, mondo dello sport e associazioni. Come Azione chiediamo la messa in sicurezza degli attraversamenti pedonali e almeno mille attraversamenti pedonali rialzati in tutta Roma. Siamo sulla buona strada, ma c’è ancora tanta strada da fare”.
Nel 2022 nel Lazio le vittime di incidenti stradali sono state 485, di cui 56 solo sulle strade urbane di Roma e provincia. Per i pedoni il 2021 è stato un anno nero, i morti sono aumentati del 3 per cento e, secondo i dati dell’Istat, la causa principale o la concausa degli incidenti, per una percentuale tra il 20% e il 30%, è rappresentata dalle carenze strutturali della rete stradale.
In tutta Italia nel 2022 gli incidenti stradali hanno causato 3.159 morti e 223.475 feriti, 15mila dei quali gravi. Tra di loro 700 sono giovani e hanno riportato lesioni permanenti al midollo.
Secondo diversi studi la maggior parte degli incidenti, il 73 per cento per l’esattezza, avviene su strade urbane. A perdere la vita a causa dell’alta velocità, della distrazione alla guida o dell’abuso di alcool e sostanze stupefacenti sono pedoni, ciclisti, motociclisti e automobilisti.