Un bambino gioca da solo nel campetto di calcio al centro della piazza. E poco lontano, centinaia di operatori delle forze dell’ordine, stazionano in una delle piazze di spaccio più grandi della città. A Tor Bella Monaca, periferia sud est di Roma stamattina si è svegliata tra cani antidroga che seguono gli agenti, droni che si alzano sulla piazza a ferro di cavallo, di via dell’Archeologia, e un elicottero che dall’alto sorvola le palazzine popolari che danno il nome al quartiere per la loro somiglianza con le torri. A poco più di una settimana dall’aggressione del prete antimafia don Antonio Coluccia, e a pochi giorni dall’operazione a Caivano, in provincia di Napoli, dalle prime ore di questa mattina oltre 800 operatori della polizia, dei carabinieri e della guardia di finanza sono impegnati in due vaste operazioni interforze a Roma e Napoli, con l’obiettivo di ripristinare la legalità in zone a alta densità criminale e garantire ai cittadini una rafforzata presenza sul territorio delle forze dell’ordine. A Napoli, le operazioni si stanno svolgendo nel quartiere Montecalvario e precisamente nella zona dei Quartieri Spagnoli.








In via dell’Archeologia a Roma le forze dell’ordine cercano droga, armi, munizioni. Sono stati effettuati controlli nei box auto, nei vani ascensori e sui tetti delle abitazioni. Le verifiche stanno interessando anche le palazzine popolari. Oltre alle perquisizioni ci sarà anche la bonifica di aree verdi prospicienti ai palazzi. In campo nella Capitale sono presenti oltre 500 unità tra polizia, carabinieri, guardia di finanza e vigili urbani. Impegnati anche i vigili del fuoco, operatori di Ama, di Acea e del Servizio giardini comunale.
“Tor Bella Monaca, storicamente, conta diverse piazze di spaccio. Come carabinieri ne abbiamo censite 15 e negli anni abbiamo eseguito numerose operazioni nell’area. Sicuramente è una delle aree dove lo spaccio è più fiorente e dove è sempre più necessaria la presenza dello Stato, come è avvenuto qui oggi e come avviene tutti i giorni”, ha detto il tenente colonnello Alberto Raucci, comandante dei carabinieri di Frascati. Dall’inizio dell’anno “nel quartiere abbiamo sgomberato e riaffidato alla comunità oltre 20 appartamenti e abbiamo eseguito numerosi arresti”, ha concluso Raucci.
Per quanto riguarda l’aggressione a Don Coluccia, “laddove si verificano fatti di una certa rilevanza, che denotano anche una certa tracotanza di alcune organizzazioni criminali, lo Stato, al di là di quelle che sono le ordinarie operazioni di servizio e di vigilanza e sicurezza sul territorio, in questi casi pone in essere delle operazioni straordinarie, proprio per essere più incisivi e perché venga percepita dalla cittadinanza e dall’opinione pubblica il concetto che lo Stato c’è, arriva ovunque, e che non ci sono aree dove lo Stato non esercita la propria vigilanza e il controllo del territorio”, ha commentato Francesco Rattà, vicario del questore di Roma, nel corso dell’operazione interforze nel quartiere di Tor Bella Monaca a Roma.
Quello di stamattina “è un intervento importantissimo che abbiamo deciso insieme nel Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica con il ministro Piantedosi”, ha detto il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri.
“Ringrazio il prefetto Giannini, che ha coordinato questa operazione, il questore e tutte le forze dell’ordine – ha spiegato -. Come Roma Capitale stiamo dando una forte contributo per affiancare sicurezza, legalità e decoro. C’è anche un grande intervento di Ama e del servizio giardini per ripulire questa zona di degrado e di criminalità. Sono stati trovati molti segni di queste attività illegali”.
“È un’azione di bonifica fondamentale – ha proseguito Gualtieri -, presupposto per un percorso di rafforzamento della legalità e della qualità di vita dei tanti cittadini onesti che soffrono per questa situazione. Noi continuiamo, non molliamo la presa, rilanciare e risanare Tor Bella Monaca è una priorità assoluta. Qui c’è il Municipio VI, Roma Capitale, la Regione e il governo. Siamo tutti uniti – ha sottolineato – perché questa è una battaglia che riguarda il futuro del Paese. Dare una prospettiva di riscatto ai cittadini onesti, riqualificare questi quartieri e fondamentale. È difficile, c’è tanto lavoro da fare, ma questo impegno di presenza dello stato molto forte, una risposta fondamentale anche dopo il vigliacco agguato a Don Coluccia è una risposta importante”.