In migliaia sono scesi in piazza a Roma per la manifestazione unitaria organizzata da Cgil, Cisl e Uil, in occasione del Primo maggio, festa dei lavoratori. Una giornata di mobilitazione, dedicata ai temi della salute e sicurezza sul lavoro. Il corteo, con in testa lo striscione che riprende lo slogan della giornata “Uniti per un lavoro sicuro”, ha sfilato da piazza Vittorio fino al palco allestito a via dei Fori Imperiali, dove si sono alternati gli interventi di delegate e delegati, pensionate e pensionati. Le conclusioni, invece, sono state lasciate al segretario generale della Cgil, Maurizio Landini. In prima linea, insieme a Landini, ci sono la segretaria del Pd Elly Schlein, il segretario Cgil di Roma e Lazio Natale Di Cola, una vedova e una mamma di due vittime sul lavoro.



Tra i rappresentati delle istituzioni locali, hanno partecipato anche il sindaco di Roma Roberto Gualtieri e il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca. La musica reggae e una banda che suona “Bella Ciao” con ritmo incalzante hanno accompagnato la manifestazione. Tra bandiere della pace e striscioni che invocano più tutele sul lavoro, nel corteo campeggia uno striscione che recita: “Per un lavoro stabile, sicuro, tutelato e dignitoso. L’8 e 9 giugno si vota sì”. Tra gli striscioni della Cgil, anche quello che richiama i referendum su lavoro e cittadinanza dell’8 e 9 giugno con la scritta “Il voto è la nostra rivolta”. Su un altro striscione si legge: “La guerra uccide, il lavoro pure”. Tra le bandiere dei sindacati e quelle pacifiste, sventolano anche quelle del Partito democratico. Le rivendicazioni spaziano dal diritto a un lavoro dignitoso alla richiesta di pace, fino a temi legati alla cittadinanza e ai diritti sociali.
Per il segretario Landini le misure del governo “non vanno nella giusta direzione, credo sia sotto gli occhi di tutti, non sta facendo quello che si deve fare – ha detto Landini -. Perché i morti sul lavoro stanno aumentando, non diminuendo. E stanno aumentando anche gli infortuni. Siamo di fronte ad una vera e propria strage che bisogna fermare”. La Cgil andrà alla convocazione dei sindacati a Palazzo Chigi dell’8 maggio in tema di sicurezza sul lavoro, “ma se il confronto con il governo sarà finto, senza risposte, e se non verrà aperta una vera trattativa, si aprirà una fase di mobilitazione e di sostegno della piattaforma unitaria che abbiamo presentato a questo governo due anni fa e anche ai precedenti, ma non è mai stata presa in considerazione”, ha annunciato Landini dal palco della manifestazione. La segretaria del Pd Elly Schlein, dietro lo striscione d’apertura, ha lanciato un messaggio alla maggioranza di governo. “Chiediamo un segno tangibile – ha sottolineato -: l’approvazione di un salario minimo su cui, con le altre opposizioni, stiamo continuando a insistere. È un tema sul quale abbiamo già raccolto le firme per cui speriamo di calendarizzarlo presto e di discuterlo”.
Nel frattempo, fumogeni rossi sono stati rilasciati e hanno colorato l’aria. Il cielo è limpido, il sole cocente, durante il tragitto del breve corteo, in tanti hanno cercato riparo sotto la visiera del proprio cappellino rosso. Giunti così in via dei Fori Imperiali, dopo aver percorso via dello Statuto, il corteo è stato raggiunto anche dal presidente Rocca. “Oggi voglio rivolgere un pensiero di riconoscenza a tutte le donne e gli uomini che ogni giorno contribuiscono alla crescita del nostro territorio – ha detto Rocca -. Essere presente ai festeggiamenti del Primo maggio serve a sottolineare l’attenzione della Regione Lazio a questi temi e per una politica del lavoro”. Il sindaco Gualtieri, invece, ha ribadito l’importanza del tema del lavoro dal punto di vista civile, partendo dalla Costituzione: “Questo è il nostro programma fondamentale, che dovrebbe unire tutto il Paese. Significa che il lavoro di qualità deve essere creato e difeso”, ha concluso. Infine, sulla stessa linea di Landini, il segretario della Cgil di Roma e del Lazio Di Cola, che ha affermato: “Quella del Primo maggio è una grande manifestazione che chiede un lavoro più dignitoso, tutelato e sicuro. Siamo stanchi di essere presi in giro dal governo e da provvedimenti che non cambiano completamente la vita delle persone”. Terminati gli interventi sul palco, la folla lentamente ha iniziato a defluire per dirigersi verso i festeggiamenti del tradizionale concertone serale in piazza San Giovanni.