Anche Roma i russi in fila per votare alle elezioni pro o contro Putin

Lunga fila all’ambasciata della Russia in via Gaeta per le elezioni presidenziali. Momenti di tensione quando un uomo espone un cartello

Protesta davanti l’ambasciata russa per le elezioni presidenziali
Protesta davanti l’ambasciata russa per le elezioni presidenziali (dal profilo IG di Valerio Nicolosi)

Anche a Roma si vota a favore o contro Putin. Il seggio per il voto delle elezioni presidenziali in Russia è stato aperto anche all’ambasciata russa della Capitale a via Gaeta, nel quartiere Castro Laurenziano. A poche centinaia di metri c’è la chiesa ortodossa russa, frequentatissima la domenica per la funzione religiosa.

In fila pro Putin e contro Putin

In questa via che è esattamente dietro piazza Indipendenza, si sono trasferite tutte le tensioni che da ieri stanno caratterizzando le consultazioni per la conferma, previsto, di Putin. Il cartello sul passeggino, le canzoni e i cori: ‘Russia senza Putin’, ‘No alla guerra’, ‘Russia libera’. Così manifestano gli oppositori del regime. La fila è iniziata fin da prima della ore 12, e nel corso della giornata si è allungata. Ma va detto che c’è anche chi difende il presidente, lo definisce un vero innovatore per la Russia e senza dirlo a voce troppo alta giustifica l’aggressione all’Ucraina, perché “non è stato Putin a iniziare la guerra”. Qualche parapiglia per alcuni cartelli esposti in cirillico.

L’appello di Navalny per le elezioni anche a Roma: intasate i seggi alle 12

L’ultimo invito di Navalny sembra essere stato accolto: per le 12 del terzo e ultimo giorno di urne aperte per le presidenziali, l’oppositore morto un mese fa in Siberia aveva lanciato il ‘Mezzogiorno contro Putin’. Insomma, intasare i seggi per dare un chiaro segnale a Mosca. Quello che ha in qualche modo sorpreso è la presenza di tanti giovani, segno che la società russa si è divisa anche tra i residenti a Roma: gli over 50 più vicini a Putin, chi ha meno di 40 anni invece a favore dell’opposizione.

L’ambasciatore russo: l’Italia non ha interferito 

Le autorita’ italiane, a differenza di altri paesi occidentali, non hanno interferito con l’organizzazione del voto per le elezioni presidenziali russe. Lo ha affermato l’ambasciatore russo in Italia Aleksey Paramonov, citato dalla Tass. Per la prima volta il voto e’ stato organizzato sul territorio dell’ambasciata e non del dipartimento consolare, sulla base di considerazioni pratiche, poiche’ il dipartimento diplomatico si trova vicino alla stazione centrale e alla metropolitana, spiega l’agenzia russa. Paramonov, ha sottolineato che le elezioni presidenziali russe rappresentano il fattore piu’ importante per unire il popolo e tutti i connazionali che si trovano all’estero.

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