Roma: Ilaria Sula uccisa con tre coltellate al collo

A dirlo è l'esame autoptico svolto presso l’Istituto di medicina legale della Sapienza su disposizione della procura capitolina

Tre coltellate al collo, che hanno causato un’emorragia fatale. Sarebbe morta così Ilaria Sula, la studentessa 22enne di Terni scomparsa lo scorso 25 marzo a Roma e uccisa dal suo ex fidanzato. A dirlo è l’esame autoptico svolto presso l’Istituto di medicina legale della Sapienza su disposizione della procura capitolina. Saranno necessari ulteriori accertamenti per stabilire con precisione il giorno e l’ora della morte della studentessa.

Intanto, è attesa per domani l’udienza di convalida del fermo dell’ex fidanzato della ragazza, che ieri ha confessato l’omicidio e che attualmente si trova in stato di fermo nel carcere di Regina Coeli. Al giovane di 23 anni vengono contestati i reati di omicidio volontario aggravato dalla relazione affettiva e l’occultamento di cadavere.

Dagli elementi raccolti finora dagli inquirenti, coordinati dal procuratore aggiunto Giuseppe Cascini, sembrerebbe aprirsi una finestra di circa 20 ore in cui potrebbe essersi consumato l’omicidio. Secondo quanto si apprende, infatti, una telecamera a Capranica Prenestina ha ripreso la targa corrispondente a quella del veicolo in uso alla famiglia del 23enne, intorno alle 18 del 26 marzo, a poche centinaia di metri dal burrone dove è stata ritrovata la valigia contenente il corpo, in un’area boschiva poco distante dalla strada provinciale 45 b. L’ultimo messaggio inviato dalla vittima, invece, era stato intorno alle 20 del 25 marzo.

Parallelamente, nella casa del 23enne, in via Homs, nel quartiere Africano, sono state rinvenute delle tracce di sangue nel corso di un sopralluogo svolto ieri pomeriggio dalla polizia scientifica. Le tracce ematiche sono state trovate nella stanza del ragazzo, ma per capire se si tratta del sangue della vittima occorrerà aspettare la loro repertazione, che richiederà qualche giorno. Durante il sopralluogo è stato trovato anche un coltello, anche se non sembrerebbe essere l’arma utilizzata per compiere il delitto. Il giovane avrebbe detto alla polizia di averlo gettato, ma sono in corso ulteriori accertamenti. Nel corso della mattinata, invece, le indagini si sono concentrate sull’auto utilizzata dal giovane per trasportare il corpo. Restano però ancora da chiarire diversi aspetti dell’accaduto, inclusi l’esatta dinamica e il movente, così come la posizione dei genitori del 23enne, che secondo quanto si apprende erano presenti in casa al momento dell’omicidio. Gli inquirenti stanno infatti indagando per accertare un loro eventuale coinvolgimento nell’omicidio.

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