Protesta contro lo sgombero dal Centro di accoglienza abitativa temporanea (Caat) di Val Cannuta nel territorio del Municipio XIII di Roma, dove circa 80 famiglie di residenti hanno bloccato la strada per opporsi alla liberazione degli alloggi. Supportati dal sindacato Unione inquilini i residenti stamattina hanno contestato le soluzioni alternative proposte dal Comune di Roma e che prevedono l’accoglienza nei Sassat (Servizi di assistenza e sostegno all’abitare transitorio) con l’obiettivo di sgomberare il centro entro il 30 giugno.
Sul piazzale sono presenti la polizia e i vigili urbani, i manifestanti hanno esposto striscioni sui quali si legge: “Casa per tutti”. Su di un muro una scritta nera recita: “No Sassat”. “La situazione è estremamente tesa: molte persone dichiarano di essere pronte a farsi arrestare piuttosto che finire in strada – spiegano dall’Unione inquilini +. La data fissata per la chiusura definitiva del centro è il 30 giugno, come comunicato dal Comune nelle lettere ufficiali recapitate alle famiglie. Alle famiglie vengono proposte soluzioni temporanee, ma dopo decenni di attesa e promesse non mantenute di assegnazione di case popolari, queste misure vengono percepite come insufficienti e inadeguate. A peggiorare la situazione, l’assenza di un confronto preventivo”.