Le reazioni non si sono fatte attendere. Il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini vuole le targhe, le frecce, e il casco obbligatorio sulle biciclette, e i gruppi su Facebook che a Roma raggruppano gli utenti delle due ruote insorgono. Una proposta di legge che la maggior parte degli iscritti definisce inutile, stravagante, ma soprattutto difficile da applicare per le bici. Le ciclabili a Roma, d’altronde, sono sempre più frequentate.
Normativa impossibile da applicare
Paolo, su Salvaiciclisti Roma, ad esempio, scrive: “Sempre a parte le ‘ frecce’va detto che il casco aiuta comunque in caso di cadute e scontri a bassa velocità (30-40 km/h massimo) e una RC tipo capofamiglia che copra l’uso della bici è più che raccomandabile. Quanto alla targa, a parte la difficoltà di apporla su 15-20 milioni e rotti di mezzi con la Motorizzazione già allo stremo per quelle degli altri mezzi motorizzati (pasticcio assicurato !) c’è da valutare il probabile conflitto (tanto per cambiare) con il resto d’Europa sulla libera circolazione dei mezzi”.
Le bici più multate delle auto?
Alice aggiunge: “Guarda per assurdo , perché Roma è assurda saremmo più multati noi delle macchine. Non so perché ma ho questo sentore. Tipo sfogo totale della loro frustrazione sulle bici!”. Mentre c’è chi ironizza sulle capacità della “solerte” polizia municipale romana di inseguire le bici senza targa. C’è però anche chi chiede più sicurezza anche contro i furti. Infatti Marco scrive: “Più che le targhe servirebbe numero di telaio e certificato di proprietà. Il numero di furti nelle grandi città non è più tollerabile. Ho sentito di gente a cui è stata rubata la bicicletta sul balcone di casa al primo piano!!!”.
La Fiab: Salvini annienta l’uso della bicicletta
Dura la presa di posizione della Fiab, Federazione amici della bicicletta: “I provvedimenti annunciati da Salvini vanno, infatti, a colpevolizzare le vittime della violenza stradale, mettendo in campo normative che non esistono in nessun altro paese europeo. Anzi, proprio il Parlamento Europeo ha chiesto incentivi per la diffusione della bicicletta come mezzo di trasporto in città e nel tempo libero, strumento ideale della mobilità sostenibile grazie anche alle e-bike, che agevolano gli spostamenti sul lungo raggio, e alle cargo bike per le consegne nei centri urbani. La norma proposta dal Ministro Salvini, invece, non solo metterebbe le mani nelle tasche degli italiani – a cominciare dai bambini per i quali è l’unico mezzo possibile – ma, di fatto, annienterebbe l’uso della bicicletta, lo strumento che rende possibile una transizione ecologica rapida e che è alla portata economica di tutti”.
A Roma cresce la sharing mobility
Si calcola che dopo lo scoppio della pandemia il numero di persone che prendono le biciclette per muoversi tutti i giorni sia aumentato almeno del 20%, con punte del 40% durante la bella stagione. A Roma, per ogni chilometro quadrato, ci sono 11 auto in sharing, 36 scooter e 29 bici, per un totale di ben 116 veicoli/kmq, più dell’80% monopattini. Circa 240 i chilometri di piste ciclabili, ma altri 50 chilometri sono in progettazione.