Prenderà il via in estate il piano del Comune di Roma per mettere in sicurezza 70 incroci stradali ad alta pericolosità, i cosiddetti black points. Un elenco che – scrive il dorso locale de La Repubblica – è in continuo aggiornamento, considerato che nei primi mesi dell’anno, tra Roma e provincia, sono già morte 45 persone in incidenti stradali.
I lavori – affidati a Roma servizi per la mobilità – riguarderanno il rifacimento della segnaletica orizzontale, verticale, luminosa; il controllo e la riduzione della velocità; la riorganizzazione dell’incrocio, anche con cigli, cordoli e spartitraffico; il controllo del passaggio con il rosso e del rispetto dei limiti di velocità. Serviranno 4 milioni di euro per realizzare le opere, che arrivano da fondi giubilari.
Tra gli incroci più pericolosi ci sono quelli sulla via Cristoforo Colombo: l’intersezione con piazzale Venticinque marzo 1957, con via Pindaro Via Ermanno Wolf Ferrari, con via Cesare Federici – via Padre Semeria e con piazzale dell’Agricoltura.
Per quanto riguarda i black points pedonali, si interverrà su 30 punti – due per ogni municipio – considerati più a rischio, perché causa di incidenti che coinvolgono pedoni. Un dato che continua ad aumentare: il 27% dei decessi oggi riguarda infatti pedoni e ciclisti.
Per i lavori sui 30 black point il Comune ha a disposizione 4 milioni e 270mila euro, fondi stanziati dal ministero dei Trasporti per la sicurezza dei pedoni.