Colosseo: prime visite con i biglietti nominativi, i dubbi delle guide turistiche

La misura, introdotta dal ministro Sangiulinao per contrastare il fenomeno del bagarinaggio, non convince invece tutte le guide turistiche

La coda al botteghino per i biglietti del Colosseo a Roma.

Ha preso il via ieri l’ingresso al Colosseo solo con biglietto nominativo e, nonostante il tempo incerto, frotte di turisti si sono messi in fila davanti all’anfiteatro Flavio. Nemmeno la pioggia, una delle prime di questa ottobrata romana, li ha fermati.

Per contrastare il fenomeno del bagarinaggio all’anfiteatro Flavio, lo scorso 20 settembre il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, aveva annunciato l’introduzione del biglietto nominativo, da acquistare sul sito dedicato, tramite call center o nelle biglietterie fisiche. Una nuova procedura di compravendita che ha lasciato scontente alcune delle guide che ogni giorno accompagnano centinaia di turisti alla scoperta del Colosseo. “Con questa nuova norma sono i gruppi turistici a rimetterci”, dice Alessandra, guida turistica. Adesso le prenotazioni potranno avvenire anche un mese prima e se qualcuno dovesse annullare noi dovremo restituirgli la quota di soldi versata per l’acquisto. Senza considerare il disagio che ci troveremo ad affrontare nella riorganizzazione dei gruppi”, aggiunge.

Tra le guide qualcun altro, invece, è contento. Si tratta di Andrea, la cui compagnia “da tempo favorisce esclusivamente la compravendita di biglietti nominativi. Il fenomeno del bagarinaggio è diventato sempre più frequente nel corso degli anni – racconta – e in questa zona c’è un traffico di soldi al quale ormai siamo diventati insofferenti. Molti venditori che lavorano illegalmente si portano a casa anche 200 euro al giorno e io, che ho un contratto di lavoro, guadagno solo 1.400 euro al mese. Questo non è giusto”. In largo della Salara Vecchia all’angolo con via dei Fori Imperiali inoltre è stata aggiunta una nuova biglietteria, si trova accanto a quella già esistente su piazza del Colosseo. Da qui arrivano Marta e Luca: giunti da Bari, hanno deciso di visitare il monumento più famoso al mondo. “Abbiamo fatto i biglietti direttamente in loco. Dopo aver fatto una fila molto lunga siamo arrivati alla cassa. Ci hanno chiesto i documenti e ci è stato detto di pagare con la carta di credito. Noi avevamo solo soldi in contanti, ma per fortuna abbiamo trovato una coppia di italiani che ha pagato per noi e a cui abbiamo ridato i soldi. A parte questo, non abbiamo riscontrato alcun disagio”, hanno concluso.

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