Una vera e propria città sotterranea è emersa da una voragine che si è aperta nel gennaio 2021 in via Tor de’ Schiavi, alle porte del quartiere Centocelle. Si tratta di un sistema di gallerie dove sono presenti delle cave di pozzolana, il materiale con cui gli antichi romani facevano il cemento. Dopo quattro anno sono partiti i lavori di messa in sicurezza dell’area, che andranno avanti per tre mesi.
Questa mattina il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, e l’assessora capitolina ai Lavori pubblici, Ornella Segnalini, si sono recati nell’area per un sopralluogo. “Abbiamo visto un pezzo del sistema di cave sotterranee, chilometri e chilometri di cavità, una seconda Roma sotterranea – ha affermato Gualtieri -. Si tratta di cave di pozzolana, che fin dai tempi dell’antica Roma costituiva il materiale con cui veniva realizzato il celebre cemento romano con cui sono stati fatti i monumenti, e poi usato per secoli a Roma e in tutta Europa”.
La voragine è stata causata dalle radici degli alberi che hanno danneggiato la fogna in mattoni, causando delle perdite idriche. Ciò ha determinato il crollo della volta, dando origine alla voragine. “Ci sono voluti mesi di progettazione perché i geologi della Protezione civile e dei dipartimenti di Roma Capitale hanno dovuto discutere e confrontare le loro evidenze scientifiche per fare un intervento stabile di messa in sicurezza e che tenga conto di quello che c’è sotto la voragine. Però si vede che i palazzi sono assolutamente solidi, perché le fondamenta sono state fatte tenendo conto di quello che c’era”, ha assicurato il primo cittadino. Il cantiere ha un costo di 300 mila euro, i fondi provengono dal bilancio comunale mentre il progetto prevede il confinamento delle cavità circostanti e nel riempimento delle gallerie e della voragine. Infine, si procederà al ripristino della tubatura idrica e al rifacimento del manto stradale nelle aree interessate dal cantiere.
“Sono molto soddisfatta per l’avvio dei lavori, è uno dei primi sopralluoghi che ho fatto – ha detto Segnalini -. È un lavoro di grande rilevanza per il Csimu, in collaborazione con la Protezione civile e con il Pau, e soprattutto è l’avvio di uno studio su tutte le cavità di questa parte del territorio che è molto importante conoscere, perché senza la conoscenza non possiamo intervenire. Ho scritto più di un anno fa ad Acea di fare delle video ispezioni, per individuare le fognature più critiche e fare così una mappatura delle criticità di Roma”, ha concluso. “Siamo l’unico Municipio che ha messo in campo la mappatura di tutto il sottosuolo del territorio, perché fin dal nostro insediamento ci siamo resi conto di questo genere di problematiche – sono state le parole del presidente del Municipio Roma V, Mauro Caliste -. Questa mappatura ci ha consentito, in questo caso, di fare interventi mirati e sapere quello che dobbiamo fare. L’importante è fare lavori fatti bene anche per il futuro. Oggi si interviene in via Tor de Schiavi, e terminato qui andremo in zona villa Gordiani, dove c’è una situazione simile, se non più drammatica, all’interno delle case Erp”, ha concluso.
Ad accogliere le istituzioni c’erano anche alcuni cittadini della zona. “Quando si è aperta la voragine abbiamo avuto un bel po’ di paura, ci è pure caduto un amico di mia figlia, quindi siamo stati con il terrore – ha detto Anna, una residente della zona -. Ci sono pure i giochi per i bambini qui, quindi era pericolosissimo”.
“In questi anni ci sono stati molti problemi per la sicurezza, per gli interventi delle forze dell’ordine e delle ambulanze che non sapevano come passare -ha sottolineato Roberto Cenciarelli presidente comitato inquilini Ater di via Tor de Schiavi -. Problemi anche per i parcheggi e a livello pedonale, perché non si riusciva a passare, bisognava fare il giro. Ma ora che sono partiti i lavori siamo fiduciosi”
