Sono aumentate – dal 2019 al 2022 – le giornate dedicate a eventi culturali nella città di Roma: si è passati dalle 1.500 giornata del pre-pandemia alle 1.799 dello scorso anno. Ma mentre è cresciuto anche il numero delle iniziative patrocinate dagli enti territoriali (da 785 a 1.083), sono invece diminuite le manifestazioni realizzate in modo diretto dai Municipi: passano da 391 a 303 nello stesso arco temporale. È quanto emerge dall’ultima indagine dell’Agenzia capitolina per il controllo della qualità dei servizi pubblici (Acos).
La maggiore concentrazione di eventi si è registrata nei municipi centrali (I, II e V) e nel quadrante sud-ovest della Capitale (VIII, IX e X). Il Municipio più virtuoso è il II (Parioli, Flaminio, Salario, Trieste, Nomentano, Tiburtino, Pinciano) che nel 2022 ha realizzato 55 manifestazioni e conta ben 500 giornate di eventi culturali. Il Municipio che fa peggio, per manifestazioni realizzate (zero) è il VI, quello da Don Bosco alle Torri. Per numero di giornate dedicate a eventi culturali, però, la maglia nera va al Municipio XIV (Medaglie d’Oro, Primavalle, Ottavia, Santa Maria della Pietà, Trionfale, Pineto, Castelluccia e Santa Maria di Galeria): in tutto il 2022 conta soltanto tre giornate di manifestazioni culturali.
Guardando alle iniziative patrocinate dai territori, invece, in testa c’è il Municipio V, dal Pigneto alle zone del Prenestino Labicano: ne ha sostenute 201 nel 2022. In coda, pari merito, ci sono i Municipi XIII (Aurelio, Boccea, Monte Spaccato, Casalotti, Castel di Guido) e XIV: hanno patrocinato zero manifestazioni lo scorso anno. Nel complesso, la tendenza opposta riguardo alle manifestazioni direttamente organizzate dai Municipi e quelle patrocinate, secondo Acos, “testimonia la complessiva diminuzione delle iniziative proprie a favore di una maggiore apertura da parte degli organi municipali nei confronti delle iniziative private proposte nel settore”.
