Alla Festa del Cinema nel giorno di Martin Scorsese, George Tillman Jr ha presentato The Hate U Give. Senza star e conferenza Boy Erased, il secondo film che affronta il tema dei centri di recupero per giovani gay.
The Hate U Give è l’ultimo film del regista, ispirato al libro omonimo di Angie Thomas, per molti THUG-LIFE è l’acronimo di The Hate U Give Little Infants Fucks Everyone, reso noto dal rapper 2Pac ucciso a soli 22 anni il 7 settembre del 1996.
Protagonista del film è la 16enne Starr che assiste all’omicidio del suo migliore amico Khalil per mano di un poliziotto che scambia la sua spazzola per un’arma. Starr vive due vite quella del ghetto dove vive Garden Heights e quella della scuola privata per “bianchi” che frequenta. The Hate U Give è isprirato a un libro scritto da Angie Thomas:
“L’ho ricevuto a gennaio 2016 quando stavo lavorando a Luke Cage, una serie TV Marvel per Disney, il libro non era ancora stato pubblicato, ma ho capito fin da subito che ero legato alla storia. Ho parlato con Angie Thomas e mi sono molto identificato nell’idea di identificazione, noi afro americani siamo noi stessi nella nostra comunità e diventi qualcun altro quando sei iin compagnia dei bianchi, noi lo chiamiamo code switching, ed è qualcosa che ogni afro-americano ha vissuto e solo a 20 anni, ho capito che va bene essere te stesso. Questo mi ha legato molto alla storia di Starr e anche la brutalità della polizia era rilevante, ma la ricerca di Starr della propria voce e il suo desiderio di non scendere a compromessi è quello che ha veramente colpito”.
Al centro c’è anche la presenza massiccia di armi negli USA e la brutalità della polizia:
“Per me è uno dei temi centrali del film, perché la razza è così importante? Ed è collegato al capitalismo e risale tutto ai tempi della schiavitù, quando esistevano le pattuglie degli schiavisti che avevano l’ordine di sparare agli schiavi che tentavano di scappare ed è così che la forza di polizia ha iniziato a esistere. Questo è tutto costruito sul colore della pelle: il colore della nostra pelle è la nostra arma è una delle frasi più importante del film. Tutto riporta al capitalismo, il problema delle occupazioni, la presenza nelle carceri, è tutto un circolo”.
All’inizio del film Starr viene istruita su quello che deve fare in caso di incontro con la polizia:
“C’è una separazione negli USA, la maggior parte dei genitori fanno questo talk, i bianchi e i privilegiati parlano di sesso, rispetto e dell’ape e del fiore. Gli afro-americani, invece, chi ha a che fare con la polizia della brutalità viene istruito su questo, molta America non ha mai sentito. C’è una grande divisione nel Paese, è una condizione legata al privilegio”.












Alla Festa del Cinema abbiamo anche visto Boy Erased, il secondo film in programma a trattare il tema dei centri di recupero per giovani omosessuali.
Jared, il protagonista del film interpretato da Lucas Hedges (nominato agli Oscar per Manchester By The Sea, il film presentato due edizioni fa della Festa del Cinema di Roma), scopre di avere un’attrazione per l’altro sesso, ma i genitori decidono di mandarlo in un centro per “invertire” la via e renderlo di nuovo etero. Curiosamente è il secondo film alla Festa del Cinema che tratta questo tema dopo La Diseducazione di Cameron Post e rappresenta l’esordio alla regia per l’attore australiano Joel Edgerton. Il film è basato sulla storia vera di Garrard Conley tratto dal suo libro Vite Cancellate:
“Volendo portare sullo schermo la storia di Garrard, ho cercato di fargli giustizia. Ero determinato a prendere in considerazione ogni posizione e quello in cui credeva o meno ogni singolo personaggio. Nessuno sarebbe stato rappresentato come un cattivo se non lo era, perché sarebbe stato troppo facile e disonesto”.
A interpretare il “cattivo” della storia, la figura al centro di Love in Action, c’è proprio l’attore australiano:
“Il vero cuore della storia è il desiderio di essere liberi. Perché la libertà stessa, in tutte le sue forme, riguarda sempre l’accettazione delle diversità. Non vale solo per coloro che sono stati esposti alla terapia di conversione nel corso della loro vita, ma anche le loro famiglie. Spero che questo messaggio possa davvero arrivare a tutti quei genitori che hanno difficoltà ad accettare la vera identità dei propri figli. La sessualità non è una scelta o qualcosa che può essere modificata o appresa, per fortuna, invece si può imparare ad accettare ciò che ci appare diverso”.
Boy Erased – Vite cancellate arriverà al cinema il prossimo 7 febbraio, distribuito da Universal Pictures.