Loro 2, la parte finale. Sorrentino racconta il “suo” Silvio Berlusconi

Presentato alla stampa la seconda e ultima parte in sala il 10 maggio. Il regista e il cast presentano il film, al centro l'amore fra Berlusconi e l'ex moglie Veronica Lario

Toni Servillo riprende i panni di Silvio Berlusconi in Loro 2, seconda e ultima parte del film diretto da Paolo Sorrentino, dal 10 maggio al cinema © Gianni Fiorito

Loro 2, la seconda e ultima parte del film di Paolo Sorrentino dedicato a Silvio Berlusconi sarà nei cinema il prossimo 10 maggio, ma è stato presentato oggi alla stampa dal regista e dai suoi attori.

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Un racconto di un uomo che sta invecchiando, innamorato ancora della sua donna, ma capace di compiere delle amoralità. È un film che parla anche di noi, ma non chiamatelo Il Divo 2. 

“Uno dei tentativi era non rifare Il Divo, dove la parte politica la faceva da padrone. Questo film non insiste molto sulla parte politica, c’è una scelta di campo di renderla non partecipe. È il racconto di una lunga estate”, racconta il regista. 

Al centro del film resta comunque Silvio Berlusconi, come spiega Paolo Sorrentino: “Era più interessante a vedere e a trovare l’introvabile, la dimensione poetica dietro personaggi che sono lontanissimi dalla poesia”.

I personaggi di Loro 2 sono molto diversi da quelli de Il Divo, dove i nomi e i cognomi e le storie rispettavano l’attualità, al centro dell’ultimo lungometraggio di Paolo Sorrentino c’è più la coppia formata da Silvio e Veronica e un uomo che si ritrova a fare i conti con gli anni che passano:

“Non era mai stata puntualizzata la dimensione sentimentale dell’uomo politico e di ciò che gli sta accanto. Il personaggio di Veronica, poi, ha incarnato le domande che molti detrattori gli avrebbero posto non significa che io la pensi come lei o come un qualsiasi altro personaggio. Inoltre la paura della vecchiaia è un sentimento condiviso, e quello della morte ancor più, da giovani e anziani, il senso di paura aleggia in tutti, in questo sta l’attualità del film, in questi sentimenti che sono universali”.

Toni Servillo interpreta Berlusconi dopo aver dato volto e corpo ad Andreotti, personaggio che è stato più difficile per lui da interpretare:

“Sono andato su una strada dettata dalla sceneggiatura, allontanandosi dalla cronaca, un personaggio che è stato dentro le ossessioni di molti italiani per molto tempo”.

Elena Sofia Ricci è meravigliosa nei panni di Veronica Lario, com’è stato per l’attrice toscana calarsi nei panni dell’ex moglie di Silvio Berlusconi:

“Come diceva Toni, l’ho vissuta per com’è scritta perché incarna molte donne, molti italiani in generale. Molto semplicemente, mi sono documentata, ho letto la sua biografia, per sapere se ci fossero dei punti di contatto nell’anima, nel cuore… e ci sono fra donne. Mi sono lasciata guidare e ho messo il cuore in quello che facevo, faccio fatica a parlare di un personaggio realmente esistente e mi sono lasciata guidare da Toni e Paolo”.

Inevitabilmente ci si riconosce nei personaggi – estremi – descritti in Loro 1 e Loro 2, come ha sottolineato Elena Sofia Ricci in conferenza stampa:

“Siamo andati a vedere Loro ed abbiamo visto noi stessi, per questo credo che il film sia molto potente, un senso di pietas profonda mi ha aiutato a interpretare questo ruolo”. 

Per il regista, al contrario, non ci si deve immedesimare nel pubblico:

“Cerco di non fare questi ragionamenti, non voglio intuire le reazioni o la capacità di riconoscersi del pubblico. Ragiono in modo più elementare, ci deve essere un’idea di coerenza e di verosomiglianza che deve esistere dall’inizio fino alla fine”.

Una scena, in particolare, è stata girata ad Amatrice – senza spoiler – qualcosa di molto importante per il regista partenopeo:

“Non è stato facile girare lì e far capire ai cittadini che si stava facendo qualcosa per essere loro vicini ed emozionarli, il terremoto dovunque capiti riguarda tutti”.

Riccardo Scamarcio, invece, interpreta un personaggio molto presente nel primo film.  Anche il suo Sergio Morra o la bellissima Kira, interpretata da Kasia Smutniak, o il ministro Recchia (Fabrizio Bentivoglio) sono tutti trattati con immensa tenerezza dal regista:

“Ho cercato di lavorare su questo senso, il mio personaggio ha degli aspetti discutibili, non aderisco completamente alla psicologia del mio personaggio. Nella scrittura stessa veniva suggerita l’idea della tenerezza, è un simpatico cialtrone”.

Il suo Morra sembra simile a Tarantini: 

“Abbiamo cercato di lavorare sulla tipologia di ogni singolo personaggio, ognuno di loro esprime una debolezza, ognuno ha una parabola fallimentare, le scorciatoie che prendono non li porta da nessuna parte, l’approccio rimane umanistico”.

I personaggi vengono puniti per le proprie scelte sbagliate, come sottolinea Kasia Smutniak, anche la sua Kira è stata inventata:

“La fase di preparazione del personaggio è stata lunghissima, come per trucco, costumi e parrucco. Ci siamo lasciati andare alla guida del regista, è un mondo che conoscevamo tutti molto bene, poi c’è una parte inverosimile, ma questo è il mondo che crea Paolo Sorrentino”.

Fabrizio Bentivoglio è il ministro Recchia, un politico “mutante”:

“Santino Recchia, il nome dice tutto, non c’è neanche bisogno di descriverlo. Ha i peggio difetti, ma ha anche paura e fragilità, s’innamora e diventa ricattabile, debole, fragile, mostra un lato di sé umano”.

Gli unici personaggi indispensabili, per l’attore, sono Berlusconi e la sua amata Veronica, per Bentivoglio:

“Pensare che il film si possa intitolare Noi crea un altro tipo di atteggiamento”.

Secondo Scamarcio, gli italiani non dovrebbero riconoscersi nel film di Sorrentino, eppure in qualcuna delle loro nefandezze, tic o comportamenti assurdi ci si riconosce.

Loro 2, come in parte Loro 1, è il racconto di una parte di italiani in cui – purtroppo – ci si riconosce. Sarà al cinema dal 10 maggio, non perdetevelo!

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