È terminato il restauro del Clivo Celimontana, il pendio che collega il cuore del Celio agli spazi verdi della storica villa Celimontana a Roma. Il restauro è stato realizzato dal dipartimento tutela ambientale, con un investimento di 1,2 milioni di euro, che ha permesso la ricostruzione dei percorsi e il restauro delle mura, oltre a nuova vegetazione e a interventi sulle fontane storiche, da ieri di nuovo in funzione.
Tra gli obiettivi del progetto c’era anche la valorizzazione del giardino, collocato in corrispondenza del secondo terrazzamento del clivo, a cui è stato restituito il suo ruolo originario di “Giardino degli Agrumi”. Nella terrazza sono stati messi a dimora 40 agrumi, che comprendono 15 specie della tradizione florovivaistica italiana.
“Inauguriamo un angolo di bellezza straordinario, chiuso da tempo e oggi riqualificato in tutto il suo splendore. Il sentiero del clivo intreccia storia, arte e natura, connettendosi agli interventi in corso all’interno di Villa Celimontana – ha detto ieri il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, durante l’inaugurazione -. Questi lavori, inoltre, ricuciono questo parco con tutte le aree limitrofe, concretizzando la visione del centro storico di Roma così come delineata dal progetto del CarMe, il grande intervento di riqualificazione di via dei Fori Imperiali e delle aree all’interno del quadrante archeologico del Parco del Colosseo”, conclude Gualtieri. Inoltre, sono iniziati il 3 ottobre 2025, con un finanziamento di 1,860 milioni di euro di fondi del dipartimento tutela ambientale, gli interventi che mirano ad incrementare il patrimonio verde della Villa con nuove alberature di pregio ma anche alla valorizzazione di disegni arborei particolari, tra cui il circolo di cipressi nell’area dell’Obelisco Mattei e i filari arborei di Quercus ilex del viale delle Muse. Tra i lavori programmati vi è il restauro del Tempietto neogotico e le fontane artistiche, ma anche il riassetto dei percorsi ammalorati e dell’area ludica, utilizzando materiali eco-compatibili all’insegna della sostenibilità ambientale.
Con l’inaugurazione del Clivo “consolidiamo il grande lavoro già fatto sulle ville storiche, proseguendo l’impegno per valorizzare al meglio il patrimonio architettonico, paesaggistico e vegetazionale di Roma – ha spiegato l’assessora all’Ambiente Sabrina Alfonsi -. A Villa Celimontana, il restauro del Clivo ha permesso di riscoprire la sua vocazione originaria: un luogo di connessione tra il verde e le vestigia antiche, in dialogo con le Terme di Caracalla e il Palatino. Alla conclusione di quest’opera si aggiunge l’avvio dei lavori per la riqualificazione dei viali della Villa, delle siepi, con il restauro delle statue, del tempietto e la realizzazione di una siepe labirinto sul disegno originario seicentesco. Un intervento che si sposa anche con il grande lavoro che questa Amministrazione sta facendo sul Celio, con il progetto CarMe. Il Capitale naturale e quello culturale a Roma sono intrecciati in modo indissolubile: vogliamo valorizzare entrambi, senza perdere di vista la necessità di adattare la città al clima mutato”, ha concluso Alfonsi.