Un quartiere raccolto nel silenzio, grandi corone di fiori ai lati dell’ingresso della chiesa e una folla discreta di cittadini. Così familiari e amici hanno dato l’ultimo saluto, in forma privata, a Beppe Vessicchio, direttore d’orchestra, arrangiatore e volto amato della televisione italiana, scomparso sabato scorso a 69 anni all’ospedale San Camillo, a causa di una polmonite interstiziale precipitata improvvisamente. Le campane della chiesa dei Santi Angeli Custodi, nel cuore di piazza Sempione a Montesacro, il quartiere dove il maestro abitava, hanno suonato a lutto alle 14:50, segnando l’inizio della cerimonia. Ai lati dell’ingresso spiccavano due corone floreali: una di anturi bianchi da Maria De Filippi e una di anturi rossi da “Amici”, il talent con cui Vessicchio aveva collaborato per anni.
E oggi, l’ondata di affetto per il maestro è proseguita: sulla facciata principale del Municipio Roma III, in piazza Sempione, è stato esposto uno striscione con la scritta “Ciao Maestro” da “Montesacro”, in segno di affetto verso il direttore d’orchestra che abitava in quel quadrante. Al termine della funzione, il feretro è stato portato all’esterno della chiesa intorno alle 16:30, tra un lungo applauso dei presenti.