Vi presento Toni Erdmann, Maren Ade presenta il suo film

La regista tedesca a Roma per parlare della commedia dell’anno, in sala dal 2 marzo distribuito da Cinema

Vi presento Toni Erdmann è stato presentato a Roma da Maren Ade, la giovane regista tedesca che ha scritto e diretto la commedia più divertente dell’anno. Lo strano rapporto fra Ines e il padre Winfried è al centro del film che ha stregato  Cannes dov’era in lizza per la vittoria finale. La commedia tedesca fa ridere parecchio, tutto merito dell’assurdo “alter ego” di Winfried: Toni Erdmann.

“Ogni nazione pensa di avere il miglior senso dell’umorismo. Noi tedeschi lo abbiamo, ma lo nascondiamo. È insito nel personaggio del padre perché lo usa come linguaggio, in modi diversi: si difende, si nasconde, libera la sua aggressività, c’è sempre un motivo complesso dietro il suo umorismo. Penso che il film sia drammatico, lui usa la commedia perché è disperato e non sa più come comunicare con la figlia, è la sua ultima chance, per starle vicino usa il senso dell’umorismo. Lei lo ridicolizza, anche lei è un tipo scherzoso, ma non c’è spazio per lei”, ha spiegato la regista tedesca.

Winfried/Toni Erdmann e Ines, protagonisti di Vi presento Toni Erdmann
Winfried/Toni Erdmann e Ines, protagonisti di Vi presento Toni Erdmann

Parte della comicità di Vi presento Toni Erdmann è legata alle scene imbarazzanti, come il brunch naturalista: “L’imbarazzo è il risultato di una serie di situazioni, m’interessa molto il sotto testo, quello che le persone non si dicono, in superficie avviene il banale. C’è tutta una parte più complessa che riguarda le relazioni e c’è anche la questione della gerarchia dei rapporti di potere, il risultato è spesso quello di non sentirsi al proprio agio”.

Il brunch di Ines e l'incontro con il Kukeri, mascotte di Vi presento Toni Erdmann
Il brunch di Ines e l’incontro con il Kukeri, mascotte di Vi presento Toni Erdmann

Premiata con cinque premi EFA, gli Oscar europei, Vi presento Toni Erdmann è uno dei fenomeni dell’anno, il suo successo a Cannes ha rotto il tabù che il festival francese aveva contro le commedie: “Non sapevo di rompere un tabù, quando ho presentato il film a Cannes ero molto felice, penso sia la massima realizzazione per un regista. Sono stata sospesa dalle risate, ero ancora al mix quando ho ricevuto l’invito ed ero certa che il film fosse malinconico e le risate mi hanno sorpresa”.

C’è attesa per le nomination degli Oscar, dove Vi presento Toni Erdmann è fra i nove titoli in lizza per la cinquina del miglior film straniero, molto dipende dalla reazione negli USA al film: “Sono felice per le nomination, ma la cosa bella dei Golden Globe è che non sentiamo la competizione. Noi filmmaker dipendiamo dal lavoro dei colleghi, il consenso può arrivare da un gruppo più ampio, la stampa o da uno più piccolo come la giuria di un Festival. Per me tutto è imprevedibile, è solo una questione di fortuna, come in Borsa, non so cosa succederà, sono stata al New York Festival, è stato proiettato in sale piccole, è la reazione sembra positiva, penso sia piaciuto”.

Maren Ade non è nuova al successo nei festival, Vi presento Toni Erdmann, Toni Erdmann, in originale è il suo terzo film, Alle Anderen ha vinto due Orsi d’argento, il Gran Premio della Giuria al pari merito con Gigante e all’attrice Birgit Minchmayr, il primo, invece, Der Wald vor läuter Baumen aveva vinto il premio speciale al Sundance.

Vi presento Toni Erdmann è una commedia iper godibile nonostante la durata, 162 minuti, la regista 40enne non ha mai pensato a fare tagli: “Avrei voluto accorciarlo, ma quando l’ho tagliato mi è sembrato più lungo. Le cose non funzionavano bene, aveva perso la sua complessità, volevo libertà per i due personaggi e trattarli in modo equo. M’interessava sapere quello che c’era prima e dopo lo scherzo, per esempio la scena delle uova, una volta accorciata, la scena del canto aveva perso la sua intensità. Potevo tagliare 15 minuti, ma l’ho lasciato così, nella sua forma migliore”.

I due personaggi sono una consulente aziendale che lavora per un’azienda tedesca a Bucarest, Ines, e il padre attore e clown fallito, Winfried che rinasce nelle vesti di Toni Erdmann: “Ho fatto una lunga ricerca per il lavoro, non ero molto sicura di quale sarebbe stata la sua occupazione. Ho incontrato molte donne, ma non avevo pensato a quanto la scelta potesse essere politica, volevo mostrare cosa la mia generazione fa, i miei “nemici”. Mi dicevano: ho studiato Economia, tu sei un’artista, è normale che tu non prenda decisioni e sono consapevoli che è disumano fare il tagliatore di teste”.

“Abbiamo superato i nostri cliché, e così è nata Ines. Lei ha due facce: il lavoro e la parte più complicata, la responsabilità. Lei dà la risposta che tutti i consulenti mi hanno dato: è molto più importante salvare una compagnia che i lavoratori. Questo punto di vista non è realistico. Il film solleva delle questioni, ma non ho una risposta. Il ruolo di consulente è spesso adottato dai miei coetanei perché è difficile capire dove confina la sua responsabilità e quella della società. Una società così dà in outsourcing la responsabilità”, continua la regista.

Winfried e Ines, al centro di Vi presento Toni Erdmann
Winfried e Ines, al centro di Vi presento Toni Erdmann

Ines lavora a Bucarest, Maren Ade ha spiegato così la sua scelta: “C’è un grande legame economico e non fra la Germania e la Romania. Ci sono molte multinazionali tedesche lì, arrivate dopo la fine del Comunismo. Il capitalismo ha invaso il Paese e la città, m’interessava anche parlare delle gerarchie del Paese, o di come i tedeschi vanno all’estero e dicono agli altri come lavorare. Mi piace anche molto il cinema rumeno, mi sembrava di conoscere già Bucarest”.

Quanto ai set, la maggior parte sono stati costruiti appositamente per il film: “Il bar, la piscina, tutto quasi è stato girato in studio. Mi piace fare dei piani sequenza, quindi ho bisogno di muovermi in uno spazio grande, almeno con un angolo di 180 gradi. C’erano anche molte comparse, almeno 1800, ma è difficile accorgersene”.

Toni Erdmann ha il volto e i denti finti di Peter Simonischek
Toni Erdmann ha il volto e i denti finti di Peter Simonischek

La star incontrastata del film è Toni Erdmann, questo personaggio creato da Winfried, il papà di Ines interpretato dall’attore austriaco Peter Simonischek, l’ispirazione è venuta dal padre di Maren Ade.

Quanto alle ispirazione, Maren Ade non ha avuto molti registi o titoli: “Non sono molto cinefila, ho visto commedi e film classici e anche La Dolce Vita, specie per la sua struttura narrativa. Poi sono pochi i film che trattano del tema padre-figlia. Toni in realtà è ispirato a Tony Clifton, un personaggio interpretato da Andy Kaufmann, un pessimo cantante di Las Vegas, è presente nel film Man On The Moon e ha negato tutta la sua vita che fosse lui. I riferimenti al cinema sono pochi, sono più legati a libri, teatro, alla vita reale”.

Maren Ade si rivede sia nel padre che in Ines: “Sono due mondi che conosco, ma mi sento più vicina a lei, anche se siamo diverse. Fare film è qualcosa di individuale, il fatto che lei sia una donna fa sì che m’identifico più con lei. Come Ines sono una workaholic, spesso è qualcosa di molto capitalistico e non puoi evitarlo”.

Un'altra esilarante situazione in Vi presento Toni Erdmann
Un’altra esilarante situazione in Vi presento Toni Erdmann

Winfried è Toni Erdmann, la figura del doppio ha ispirato molti film come Tootsie: “È qualcosa di classico e molto interessante. Avere a che fare con due personaggi è qualcosa di molto difficile, anche per Peter. Ha dovuto interpretare Winfried, un attore pessimo e doveva sembrare divertente. Abbiamo avuto varie versione di Toni, ma questa è la migliore”.

Winfried è un padre ironico con la maglia perennemente spiegazzata e vive con un cane cieco Willi, mentre Toni è il principe delle feste nonostante i suoi ridicoli denti e capigliatura. Così i costumi e la parrucca assumono un ruolo nuovo nel film di Maren Ade: “Abbiamo provato così tanto magliette, almeno 50 per trovare quella polo. Peter è un uomo totalmente diverso”.

La parrucca è quella usata proprio durante il casting: “Avevo chiesto di rifarla identica, ma il primo giorno di riprese con Toni, ho deciso di usare quella vecchia e per fortuna la truccatrice l’aveva portata con sé”.

Vi presento Toni Erdmann sarà al cinema il 2 marzo, distribuito da Cinema, un film di straordinario successo anche all’estero: “Mi ha sorpreso, forse la tematica è universale”.

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