L’impennata dei prezzi delle materie prima, le bollette sempre più insostenibili e gli effetti, devastanti da qualunque parte la si voglia vedere, della guerra. Di questo e molto altro si parlerà nel corso dell’Assemblea 2022 di Unindustria, la prima dell’era post-pandemica e dell’era della guerra scatenata dalla Russia in Ucraina.
Ricca l’agenda ma ricca anche la platea. Oltre agli imprenditori del Lazio stremati dai costi energetici ormai fuori controllo, l’assise del prossimo 28 aprile si terrà alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, e si svolgerà al Teatro dell’Opera di Roma. Oltre al presidente Angelo Camilli, l’assemblea di Unindustria vedrà la partecipazione anche del Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie Mariastella Gelmini e terminerà con l’intervento del presidente di Confindustria Carlo Bonomi. E ancora, interverranno, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri e il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti.
Sul tavolo, come detto, i grandi problemi del momento. Ma anche tanta speranza di rilancio, a partire dai territori, da irrorare con i fondi del Pnrr. L’antifona, d’altronde, è chiara, come spiegato dallo stesso Camilli in un’intervista al Corriere della Sera. “Il 10 per cento delle imprese del Lazio è in grossa difficoltà a causa dei rincari sui costi dell’energia. In molti casi non conviene più produrre: molte imprese stanno scegliendo di fermarsi o andare avanti a singhiozzo. Il costo di energia e gas complessivamente cresciuto 7-8 volte rispetto a tre anni fa. La situazione nel Lazio è grave: dai 600 milioni di euro del 2019 di costi per acquistare l’energia per produrre siamo passati a una stima di 3 miliardi e mezzo”.