Atac ci riprova con le gomme. Sarà tutto via web

Il board di via Prenestina dà il via libera alla procedura telematica senza bando, dopo il flop della precedente gara, a maggio.

Atac ci riprova con le gomme per gli autobus. Dopo il fallimento della precedente gara, a causa del timore di molti fornitori di esporsi finanziariamente con la municipalizzata e i suoi disastrati conti, a via Prenestina hanno ripreso in mano il dossier, tentando però una nuova strada, quella della gara telematica (e-procurement).

Tutto è partito lo scorso 29 settembre quando il board Atac guidato da Paolo Simioni ha approvato una delibera per istituire una procedura telematica con il sistema dell’e-procurement per la fornitura di “pneumatici nuovi o ricostruiti per il parco bus”. Come nel precedente caso la gara sarà suddivisa in due lotti, solo che verrà svolta quasi esclusivamente via web, dunque senza la pubblicazione del bando.

Lo scorso maggio saltò il maggiore dei lotti della prima gara, del valore di quasi 6,5 milioni di euro, costringendo l’azienda a rifare parte della gara, per assicurarsi la fornitura di gomme. Il lotto numero 2 andò invece a segno, per un valore di 537 mila euro. Ma perchè non fu presentata nessuna offerta per le gomme Atac?

Lo scrisse la stessa municipalizzata nei documenti relativi all’esito di gara. “A seguito della gara deserta relativa al lotto 1, è stata svolta dall’azienda una indagine di mercato e alcuni operatori, sentiti sulle ragioni della mancata partecipazione alla gara, hanno riferito la non volontà ad esporsi ed impegnarsi finanziariamente per un importo così elevato ritenendo, tra l’altro, fattore di rischio anche l’oscillazione del prezzo degli pneumatici nel periodo ritenuto troppo lungo dell’appalto”.
Intanto pochi giorni Atac ha indetto un altro bando (scadenza il 6 dicembre) per affidare la fornitura di 420 milioni di titoli magnetici spalmata nei quattro anni dell’accordo quadro. Il primo contratto applicativo prevede l’ordine di 105 milioni di ticket: dalla vendita, la municipalizzata dovrebbe incassare 158 milioni. Il tutto mentre si attende che il piano industriale venga definitivamente consegnato nelle mani dei commissari chiamati al capezzale dell’azienda.
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