Atac, dal Campidoglio: non è da escludere un aumento di biglietti e abbonamenti già nel 2023

Giovanni Zannola, presidente della Commissione mobilità in Campidoglio a Radiocolonna: ma noi siamo fermamente contrari

Vedere i biglietti di Atac a 2 euro e rincari sugli abbonamenti mensili e annuali già nel 2023 non è fantascienza. O meglio: non è da escludere al 100% che possano esserci aumenti di tariffa la cui prospettiva, da mesi, sta generando apprensione e polemiche tra gli osservatori e i pendolari della rete del tpl capitolino. A dirlo non sono voci di corridoio o dichiarazioni carpite in modo rocambolesco, ma risposte chiare a domande precise date dai vertici della politica romana in tema di traporti. A rispondere a Radiocolonna è stato infatti Giovanni Zannola, esponente dem di spicco in Campidoglio e presidente della Commissione mobilità. Secondo Zannola, l’eventualità del rincaro non può essere esclusa totalmente, anche perché è una decisione che non dipende solo da Roma Capitale. Ma su questi possibili aumenti, lo stesso Zannola sostiene che l’amministrazione guidata da Roberto Gualtieri è fortemente contraria.

Non escludere un’eventualità non è una conferma che questa avvenga e ci sono autorevoli osservatori – vedi i blogger di Odissea Quotidiana – che si mostrano tuttora scettici sulla possibilità.

“Da qualche giorno si sta erroneamente parlando del fatto che Atac per fare cassa, stia pensando di alzare il costo del Biglietto, ma non è esattamente così – spiega OQ – come prima cosa diciamo che il biglietto non è solo Atac, ma di un consorzio di trasporto regionale che comprende, oltre alla società capitilina, anche Cotral, Roma Tpl e Trenitalia.

In secondo luogo, le tariffe le decide ed approva la Regione Lazio che ha intrapreso questa strada qualche anno fa, lamentando carenza di fondi e quindi scaricando i maggiori oneri sugli utenti”.

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