Atac, mina sui conti. Crollano i biglietti nel 2020

Pubblicato il bilancio dell'anno della pandemia. Titoli di viaggio giù del 60%

Sui conti di Atac c’è la mina biglietti. Sul bilancio 2020 appena pubblicato sul sito dell’azienda, sono stati messi nero su bianco i numeri della pandemia, con un impatto devastante sui conti dell’azienda, che nel 2020 hanno riportato perdite tutto sommato contenute a quota 22 milioni. Ma i titoli di viaggio venduti (Metrebus e Rete Atac) sono stati poco più di 39milioni e 410mila, con in decremento pari al 59,9% rispetto al valore consuntivo del 2019 quando, i biglietti ceduti, avevano superato i 98milioni e 375mila unità. Com’è potuto succedere?

Come spiega l’azienda nel bilancio, “nel 2020 le vendite dei titoli di viaggio sono state fortemente condizionate dallo stato di emergenza sociale-economico causato dalla diffusione della pandemia da Covid-19 iniziata dalla fine del mese di febbraio. Le misure adottate dal Governo di contenimento della mobilità delle persone, attuate a partire dall’11 marzo con il lockdown, con la riduzione della capienza consentita sui mezzi pubblici, la chiusura di molte attività, produttive, commerciali, turistiche, delle scuole e di tutti i servizi educativi, culturali, sportive e del tempo libero, hanno pesantemente inciso su settore TPL, riducendo drasticamente la domanda e determinato una rilevante perdita in termini di ricavi dei titoli di viaggio”.

Alla fine, il minor impiego dei mezzi pubblici, ha portato nelle casse dell’azienda capitolina del trasporto pubblico pesanti perdite. Sommando il Metrebus Roma ed il Metrabus Lazio (per questi ultimi Atac ha però solo il 38% delle quote, visto che le restanti sono divise tra Cotral e Trenitalia) rispetto al 2019 c’è stata una perdita di 216 milioni di euro.

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